Crollo Genova, protestano commercianti e sfollati: “Non raccontateci bugie”

di Redazione

“Liberate la Valpolcevera”, è lo slogan con cui i commercianti di una delle principali vallate del Genovesato, messi in ginocchio dal crollo del Ponte Morandi, manifestano per far riprendere la vita nella zona. Messi in ginocchio dopo il cedimento del viadotto, i commercianti denunciano un calo degli incassi del 50 per cento. I manifestanti chiedono la riapertura delle strade e la difesa del lavoro. “Oltre il ponte c’è la voglia di ripartire”, dicono dal megafono. Al corteo gli sfollati di Genova dicono al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli: “Non raccontateci bugie”. Oltre un migliaio di persone si sono radunate davanti a Palazzo San Giorgio, nel cuore del Porto Antico di Genova, per il corteo di protesta indetto da un’aggregazione spontanea di cittadini di Certosa, Rivarolo e Bolzaneto.

“Non ce la facciamo più – spiega Salvuccio Puppo, parrucchiere in zona arancione – Siamo tagliati in due e isolati dal mondo. Spero che arrivino delle misure a nostro sostegno ma la questione più urgente e riaprire le strade”. “Se continua così – aggiunge un altro commerciante – rischiamo di abbassare le saracinesche dei negozi per sempre”. Gli abitanti della Valpolcevera chiedono con altri striscioni la riapertura delle strade, il potenziamento dei servizi sanitari e la difesa del lavoro. “Oltre il ponte c’è la voglia di ripartire ed avere risposte concrete”, dicono dal megafono gli organizzatori. E mentre il corteo grida “Bucci aprici le strade”, dall’impianto stereo arriva la canzone The Wall dei Pink Floyd.

“È un momento difficile, il commercio per il momento resiste ma non potrà farlo a lungo per questo è fondamentale che le strade vengano riaperte al più presto”, dice Mauro Puppo che ha un negozio di giocattoli in via Canepari. “C’è una comunità di 50mila abitanti, quella della Valpolcevera, senza contare quelli dell’entroterra, che non possono più sopportare un certo immobilismo nelle decisioni”, ha detto il presidente del comitato degli sfollati, Franco Ravera. “Le istituzioni hanno fatto il possibile, hanno attivato mezzi pubblici, sono state fatte ripartire le linee ferroviarie ma non basta, ci vogliono più risorse e assunzioni di personale come autisti e agenti della municipale – spiega Ravera – Oggi il tema non siamo noi, ma le problematiche di mezza città, ho visto in piazza molte persone che non abitano in Valpolcevera e questo mi ha fatto piacere, significa che c’è solidarietà”.

E mentre in piazza i residenti chiedevano al governo interventi per riappropriarsi della propria vita, il ministro Toninelli ha incontrato in Prefettura la commissaria europea Violeta Bulc: “E’ un decreto che sarà migliorato – ha detto Tonielli a vertice concluso –  ma che invito a non contestare perché è scritto con il cuore e con la testa per Genova e consentirà al commissario Bucci di poter lavorare bene” (guarda il video). Rassicurazioni ai cittadini che arrivano anche dall’Europa: “L’Italia riceverà l’aiuto dell’Unione europea per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova e la gestione del post-crollo. – ha annunciato Violeta Bulc – Sono qui per onorare la memoria delle vittime, per un tributo alle famiglie che hanno sofferto per questa grande tragedia e per offrire l’aiuto dell’Europa”. “Questa è l’Europa che ci piace, che ascolta le necessità e i bisogni del territorio. Apprezziamo la vicinanza della Ue”, ha commentato Toninelli.

“Mi auguro che ci sia buon senso da parte del Parlamento nel modificare il Decreto Genova – commenta il governatore ligure Giovanni Toti – nel modo più ampio possibile, che ci sia buon senso da parte di tutto il mondo delle imprese che possono partecipare alla ricostruzione per evitare di combattere i ricorsi giudiziari sulla pelle di una città, che ci sia buon senso da parte di Autostrade”.

IN ALTO UN VIDEO DELLA PROTESTA

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