Confermato il sequestro del “tesoro” dell’ex vicepresidente del Foggia Calcio

di Redazione

Confermato il sequestro al “tesoro” di Massimo Curci. Lo ha deciso il giudice del Tribunale del Riesame di Bari a carico del commercialista ed imprenditore di Carapelle e dei cinque prestanome – tutti parenti prossimi dell’uomo – nei confronti dei quali, nel luglio scorso, la Guardia di Finanza operò un maxi-sequestro di beni e immobili per un valore di oltre 14 milioni di euro.

Le Fiamme gialle sequestrarono 7 autoveicoli e 3 motoveicoli, per un valore complessivo di quasi 200 milioni di euro; 15 beni immobili tra appartamenti, locali commerciali e box auto per un valore di oltre 2milioni di euro; ancora, 11 polizze assicurative, per un valore di oltre 11 milioni di euro, 45 vaglia circolari per un più di 1,3 milioni di euro. Tutti beni variamente riconducibili a parenti e affini al commercialista. Curci, ex vicepresidente del Foggia Calcio, fu arrestato a dicembre dello scorso anno, con l’accusa di autoriciclaggio nell’ambito dell’operazione “Security” della Dda di Milano.

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