Castelvetrano, sfruttava ragazze nei suoi appartamenti: arrestato

di Redazione

Gli agenti del commissariato di polizia di Castelvetrano (Trapani) hanno tratto in arresto e sottoposto ai domiciliari il 62enne Giuseppe Passiglia, accusato di aver posto in essere in alcuni immobili di sua proprietà, situati in pieno centro, un’attività finalizzata allo sfruttamento della prostituzione di alcune donne per lo più straniere e transgender. Il giudice per le indagini preliminari di Marsala ha anche disposto il sequestro preventivo degli immobili nei quali le prostitute svolgevano le loro prestazioni. In totale sono stati sequestrati sette appartamenti. Gli stessi, secondo gli inquirenti, venivano ceduti in locazione da Passiglia per esercitarvi l’attività di prostituzione per periodi di diversa durata a canoni di locazione di gran lunga superiori a quelli di mercato, sfruttando, e comunque favorendo, la prostituzione di numerosi soggetti.

L’operazione è frutto dell’intensa e proficua attività investigativa dei mesi scorsi svolta dal commissariato di Castelvetrano, in particolare dalla Sezione Investigativa e di Polizia Scientifica, coordinati dalla Procura di Marsala. L’attività si è concretizzata in intercettazioni all’utenza di Passiglia e delle donne delle quali sfruttava le prestazioni, in ripetute perquisizioni presso gli alloggi dove le stesse operavano e nell’esame delle persone informate sui fatti ovvero le predette prostitute e i relativi clienti. Quest’ultimi confermavano di aver ricevuto delle prestazioni sessuali a pagamento e di aver contattato le meretrici tramite appositi siti di incontri che pubblicizzavano dei rapporti a pagamento nelle immediate vicinanze del centro storico castelvetranese.

Dall’intensa attività investigativa si è potuto accertare come Passiglia gestisse un vero e proprio mercato del sesso in pieno centro a Castelvetrano, sfruttando le prestazioni sessuali di donne per lo più straniere e transessuali. Stando alle indagini, Passiglia teneva i contatti con le prostitute già prima del loro arrivo a Castelvetrano, dando addirittura alle stesse indicazioni sui mezzi e i percorsi da prendere e a volte lo stesso si prestava a far loro da autista dalle fermate dei pullman agli alloggi. Inoltre lo stesso si preoccupava di mantenere un equilibrio all’interno degli alloggi tra presenze femminili e maschili. Al civico 83, che si vede nel video, attualmente vive una famiglia che non ha nulla a che fare con l’operazione compiuta dalla polizia. L’immobile è stato posto sotto sequestro ma lo stesso era stato dato in affitto ai nuovi inquilini da qualche settimana.

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