Aversa, “movida selvaggia”: Palmiero chiede alle autorità di far rispettare le regole

di Redazione

Aversa – “Da tempo la sicurezza e l’ordinato svolgimento della vita degli aversani sono sottoposti, in particolare lungo le strade della cosiddetta ‘movida’, a frequenti incursioni di microbande di giovinastri, spesso minorenni ai quali in dispregio e in violazione delle norme sono venduti alcoolici e superalcolici, che turbano, con comportamenti violenti, la serenità dei cittadini e degli esercenti aversani”. Con questa premessa Carmine Palmiero, consigliere comunale di “Noi Aversani” esordisce in una lettera inviata al sindaco Enrico De Cristofaro e al comandante della Polizia municipale, Stefano Guarino, sollecitandoli ad intervenire con maggiore incisività sull’emergenza sicurezza in atto ad Aversa, spesso teatro di scontri nelle strade della movida, in particolare la centralissima via Seggio, e negli ultimi giorni culminata con l’omicidio di un 26enne in viale Europa (leggi qui).

“L’assenza delle forze dell’ordine e l’inosservanza di tutti gli obblighi previsti dall’ordinanza in materia di movida – sostiene Palmiero – costituiscono, come è facile capire, la ragione prima del tratteggiato stato delle cose; il venir meno, infatti, della prevenzione, data dal carattere deterrente della presenza delle forze deputate alla sicurezza pubblica, può solo accrescere questo inquietante fenomeno che ha in sé tutti i germi dei processi diseducativi e para-camorristici”.

Palmiero riporta, a titolo esemplificativo, l’esperienza da lui vissuta insieme ad alcuni amici, sabato 20 ottobre, intorno alle 23.30, nei pressi del locale “Shaker Club” situato in piazzetta San Paolo, nei dintorni dell’incrocio tra via Seggio e piazza Marconi, dove si è scatenata una  rissa di cui avevamo parlato nei giorni scorsi (leggi qui). “Sembra superfluo – sottolinea il consigliere – rammentare il rispetto delle regole, a dir poco esemplare, coltivato dentro e fuori dal locale dal titolare. Da sempre impegnato anche nel sociale e fortemente riguardoso del codice deontologico della professione a cui appartiene. Danneggiato in più occasioni dal comportamento di taluni selvaggi avventori di una strada che potrebbe essere fiore all’occhiello della nostra città. Ragazzi, in larga parte minorenni, che sostavano nei dintorni della pasticceria Marino, lanciavano bottiglie di vetro vuote in direzione di piazza Marconi, mettendo così a rischio l’incolumità di tanti cittadini. Scene drammatiche che, solo per fortuna, non hanno avuto risvolti ancor più gravi”.

“Sono certo – è l’auspicio di Palmiero – che, per le parti di rispettiva competenza, saranno esercitati tutti i poteri che l’Ordinamento a Voi conferisce per porre fine a quanto qui denunciato. Sarei costretto, mio malgrado, nel caso dovesse perdurare tale situazione ad adire il magistrato competente per l’accertamento di eventuali comportamenti omissivi”.

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