I Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme incontrano l’esorcista Padre Michele Bianco

di Redazione
Padre Michele Bianco
Ennio Zerrillo
Raffaele Gaetano Crisileo

Importante incontro formativo, quello programmato per domenica 9 settembre, per i Cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme della Sezione Napoli – Terra di Lavoro. Guidati dal loro preside, l’avvocato Raffaele Gaetano Crisileo, saranno ricevuti da Padre Michele Bianco, noto carismatico ed esorcista, che terrà loro una catechesi e poi presiederla una santa messa di lode e di guarigione.

L’evento si terrà nel Santuario di San Ciriaco di Torre le Nocelle (Avellino), a partire dalle ore 9.30. A fare gli onori di casa il preside dell’Ordine della Sezione Benevento – Sannio, il professor Ennio Zerrillo, noto ortopedico che guida i cavalieri in quella parte della Campania. L’incontro con Padre Michele Bianco è stato fortemente voluto dall’avvocato Crisileo e dai confratelli del suo consiglio e delegati e condiviso dal suo fraterno amico e confratello il preside beneventano professor Zerrillo, mentre l’organizzazione è stata curata dal cavalier Enzo Improta della Delegazione di Capua.

Padre Bianco è nato nel 1966 a Baselice (Benevento), da genitori di profonda fede. Ha appena 25 anni quando, fresco di ordinazione sacerdotale, si inginocchia davanti alle reliquie di San Ciriaco, nel Santuario di Torre Le Nocelle, che viene affidato alle sue cure pastorali, ignaro del destino che lo attende.
Un giorno due sconosciute, madre e figlia provenienti dal Piemonte, suonano alla porta della canonica. Hanno sentito parlare della fama di esorcista del martire e diacono San Ciriaco e gli domandano una benedizione. Don Michele non immagina certo che la ragazza reagirà al segno di croce rotolandosi sul pavimento e sollevandosi qualche palmo da terra. Quando capisce che si tratta di un caso di possessione diabolica, brandisce prontamente un crocifisso, che la posseduta spezza con lo sguardo.
 Il novello sacerdote, sopraffatto dagli eventi, inizia a pregare con fervore, ottenendo la liberazione della ragazza. Si manifesta così il suo eccezionale dono di liberazione, che risveglia la secolare tradizione legata a San Ciriaco e al Santuario di Torre Le Nocelle.
La gente comincia ad accorrere per farsi benedire, ottenendo in certi casi anche guarigioni straordinarie.

Nel 1994 don Michele Bianco ottiene da Roma la preziosa reliquia del sangue di san Ciriaco, custodita nella chiesa di Santa Maria in Via Lata. Da quel momento le guarigioni e le liberazioni si moltiplicano a dismisura e il luogo diventa meta di pellegrinaggi da ogni parte d’Italia e del mondo.
 Don Michele è un sacerdote razionale, dotato di profonda cultura e amante dello studio, nonché docente universitario. E’ anche “perito in re historica et archivistica” nella causa di canonizzazione del venerabile Giovanni Palatucci e autore di saggi filosofici e teologici. Avrebbe preferito dedicarsi completamente agli studi, ma l’esercizio dei carismi, che non ha scelto, lo costringe invece ad assecondare solo parzialmente le sue inclinazioni letterarie. E’ autore di libri di grande spessore religioso e letterario ed è anche docente ordinario di filosofia.

A lui, come al professor Ennio Zerrillo, i cavalieri della Sezione Napoli – Terra di Lavoro consegneranno, durante il rito religioso, due targhe in lamina d’argento a ricordo dell’evento a memoria grata insieme alla medaglia della Sezione Napoli – Terra di Lavoro inaugurata lo scorso anno durante un evento di beneficenza cui parteciparono oltre 500 persone al ristorante Russo Center con testimonial l’attrice convertita Claudia Koll.

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