Cura del cancro, con Periplo diminuisce “migrazione” da Sud a Nord

di Redazione

Omogeneità, migliore qualità dell’assistenza e delle cure grazie a un più facilitato utilizzo dei farmaci innovativi, diminuzione delle migrazioni tra le regioni, soprattutto dal Sud al Nord, riduzione delle liste d’attesa, aumento della sopravvivenza e delle guarigioni. Sono questi alcuni dei punti chiave alla base della creazione del progetto Periplo sulle reti oncologiche regionali. Un progetto in fase avanzata in Campania, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria, Liguria, Puglia e nella provincia autonoma di Trento.

Dove la rete oncologica ha preso il via, i pazienti colpiti dal cancro possono accedere alle cure migliori, senza spostarsi dal proprio domicilio, con trattamenti uniformi sul territorio e meno sprechi di risorse per il sistema sanitario. Gli ospedali, inoltre, vengono utilizzati solo per le terapie più complesse, alleggerendo i dipartimenti e le liste d’attesa. Il progetto della rete oncologica campana è stato presentato ai rappresentati delle altre reti regionali nella Sala Consiglio dell’ospedale Pascale di Napoli, alla presenza di Sandro Pignata, responsabile scientifico della Rete regionale, e di Sabino De Placido, direttore del Centro Oncologico dell’Università Federico II di Napoli.

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