Aversa, sfiducia a De Angelis: valutazione politica o problemi personali?

di Antonio Arduino

Aversa – Le polemiche avviate dalla minoranza relative alla mancata accettazione da parte della maggioranza di portare in Consiglio comunale l’atto di indirizzo in cui chiede all’assessore all’Ambiente, Marica De Angelis, di dimettersi, dal momento che la città è sporca, cosa che, a quanto pare, stando al giudizio dell’opposizione, sarebbe responsabilità dell’assessore, obbliga a porre qualche domanda.

I componenti dell’opposizione non si sono mai accorti della situazione di degrado, dal punto di vista della pulizia, in cui versa la città, condizione segnalata più e più volte, negli anni, dalle colonne di Pupia con foto e video? E perché non hanno proposto atti d’indirizzo finalizzati a chiedere le dimissioni degli assessori all’Ambiente presenti negli scorsi anni e nelle passate amministrazioni? Inoltre, per quanto riguarda l’attuale amministrazione, se la minoranza motiva l’atto di sfiducia con una non sufficiente azione da parte dell’assessore delegato al ramo, come sostengono, perché non hanno presentato analoghi atti di indirizzo per contestare l’azione insufficiente di altri assessori che pure avevano deleghe importanti per la città e per le quali non hanno operato in maniera adeguata o non hanno operato affatto?

Stando a quanto accade, sorge ancora una domanda: l’atto di indirizzo dedicato all’assessore De Angelis è conseguenza di un’obiettiva valutazione politica o semplicemente nasce da problemi personali che nulla hanno a che fare con l’operato dell’assessore? Perché la crescita e decrescita della raccolta differenziata, che sembra essere il punto focale della valutazione fatta dai consiglieri di opposizione, non è un fatto nuovo ad Aversa. Possibile che l’opposizione se ne sia accorta solo adesso? Possibile che l’opposizione non si sia accorta, ad esempio, del funzionamento anomalo delle scuole cittadine, in particolare di quelle di competenza comunale, che ad oggi, a 15 giorni dalla ripresa annuale delle attività didattiche, sono costrette ancora a turnazioni? Se la valutazione dell’efficienza di un assessore è basata sui risultati ottenuti nel corso del mandato perché non formulare atti d’indirizzo per la sostituzione di chi non merita e, magari, anche per mettere fuori dall’Assise comunale consiglieri che non esercitano il compito loro assegnato dagli elettori?

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