Teverola, Fumo: “Cambia colore dei sacchetti ma la monnezza resta indifferenziata”

di Redazione

Teverola – Con l’ennesima ordinanza del sindaco, a partire del primo marzo scorso si sono riorganizzate le modalità e il calendario di conferimento dei rifiuti domestici per il ritiro ‘porta a porta’ e quello relative alle utenze commerciali. Senza voler polemizzare sull’introduzione del divieto dei sacchetti opachi per contenere i rifiuti e l’obbligo di uso di quelli trasparenti, ciò, anche se in linea con i riferimenti normativi regionali, non tiene per niente conto del rispetto della sacrosanta privacy dei cittadini. Si osserva ormai da qualche mese un aumento della permanenza della spazzatura, più o meno differenziata, sui marciapiedi, specie quelli di via Roma. Di seguito, alcune riprese fotografiche da cui si può dedurre come una frangia di cittadini si è pian piano adeguata all’ordinanza, non facendo quasi più uso di sacchetti neri, però continuando a non curarsi minimamente del calendario di differenziazione. – continua sotto –

Venerdì 6 luglio il marciapiedi di cui sopra è stato ripulito. I sacchetti neri sono stati sostituiti con quelli di vari colori, più vivaci, ma la monnezza dilaga sempre. Ad oggi miglioramenti non se ne vedono, a parte il colore dei sacchetti: come da calendario i rifiuti indifferenziati si ritirano il venerdì mattina; dal sabato il deposito indiscriminato ha inizio e fino al venerdì successivo i depositi si trasformano in cumuli di spazzatura, fonte di alimento per randagi e roditori di ogni genere: e l’igiene e la salute pubblica? Non c’è giorno che buste e contenitori vari, più o meno aperti, manchino e le fotografie riportano solo un ‘punto di deposito’, mentre in misura minore la situazione è presente su molti marciapiedi. Si legge sul sito del Comune che a Teverola si è quasi raggiunta la quota del 73% di raccolta differenziata, mi permetto di dubitare. E per fortuna che alcuni operatori ecologici recuperano di volta in volta dai vari depositi, i rifiuti relativi alla categoria merceologiche ‘spettante’ quel giorno: ma questa solerzia di quanto incide sui costi della raccolta differenziata, visto che la differenziazione non la fanno i cittadini, ma gli operatori ecologici.

Ora se tutto ciò accade è conseguenza del fatto che o la cittadinanza non ha ancora recepito la necessità della differenziazione dei rifiuti o perché le Istituzioni non fanno nulla per educarli: forse qualche multa, sanzione, revoca di licenze commerciali potrebbe servire. Per ultimo volevo ricordare che da anni si aspetta la localizzazione dei punti di deposito e raccolta dei farmaci scaduti, delle batterie scariche e cartucce per stampanti esaurite.

Ing. Enzo Fumo

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