Villa Literno, bunker per latitanti in casa: in carcere affiliato al clan Bidognetti

di Redazione

Gli agenti della Squadra mobile di Caserta e del commissariato del quartiere napoletano di Chiaiano hanno proceduto al rintraccio ed all’arresto di Vincenzo Chiarolanza, 56 anni, di Villa Literno, destinatario di ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Corte di Appello di Napoli, in quanto riconosciuto colpevole del reato di favoreggiamento aggravato dall’aver agevolato una associazione di stampo mafioso.

Chiarolanza, pregiudicato per concorso esterno in associazione di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanza stupefacenti, per cui è stato condannato ad anni cinque di reclusione, è ritenuto appartenente alla cosca criminale del clan dei casalesi – fazione Bidognetti. In particolare, le indagini hanno svelato l’esistenza, all’interno dell’abitazione di proprietà di Chiarolanza, a Villa Literno, di un bunker costruito per ospitare l’eventuale latitanza di soggetti di vertice del clan dei casalesi. Il bunker era costituito da due piccoli vani, con il secondo occultato sotto il primo, accessibili attraverso due congegni idraulici ben occultati nel pavimento.

A seguito di tale ritrovamento l’immobile era stato sottoposto a sequestro penale ed affidato in giudiziale custodia a Chiarolanza. Lo stesso, come emerso da successive indagini condotte dalla squadra mobile di Caserta e coordinate dalla Dda di Napoli, che lo vedevano al centro di una fitta rete di spaccio di stupefacenti, insieme a Ettore Pacifico, utilizzava l’immobile sottoposto a sequestro, vigilato stabilmente da un cittadino tunisino, per custodire sostanza stupefacente che veniva poi smerciata, per conto del clan, nelle zone di Casal di Principe e Villa Literno. Per tale vicenda Chiarolanza veniva tratto in arresto, nell’ottobre del 2015, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli. Chiarolanza, che attualmente era sorvegliato speciale, si era recentemente trasferito nel napoletano, ove veniva rintracciato nella prima mattina di sabato. L’arrestato veniva associato al penitenziario di Napoli-Secondigliano.

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