Sequestrate nell’Ennese due aree adibite a discariche di rifiuti pericolosi

di Redazione

I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Piazza Armerina e del locale distaccamento del Corpo Forestale, sotto il coordinamento dei rispettivi comandi provinciali e la direzione del magistrato Romano della Procura di Enna, nell’ambito di servizi in materia di reati ambientali, hanno individuato a Pietraperzia due aree estese per complessivi 32mila metri quadrati. Le aree sono risultate, a seguito di indagini, riconducibili ad una società che opera nel settore del “commercio al dettaglio di materiale da costruzione”, all’interno delle quali erano presenti materiali di risulta rientranti nella categoria dei rifiuti speciali e pericolosi.

Dalla ricognizione dei luoghi sono stati rinvenuti, in stato di abbandono, carcasse di automezzi fuori uso, costituite prevalentemente da mezzi di trasporto. I siti non bonificati sono risultati riconducibili a passate attività d’impresa. All’interno della discarica è stato rinvenuto, tra l’altro, una parte consistente di materiale ferroso di varia natura, privo di qualsiasi protezione od isolamento, nonché parti meccaniche provenienti da autovetture e 23 mezzi pesanti. La circostanza più grave, che ha giustificato l’intervento in tempi ristretti, per assicurare la necessaria bonifica è stata la presenza di rifiuti speciali provenienti da demolizioni edili, utilizzati per effettuare abusivi terrazzamenti, oltre alla presenza di fusti contenenti centinaia di litri di oli esausti, il tutto in prossimità di un torrente.

I proprietari delle aree dovranno ora rispondere dell’illecita gestione di rifiuti e di gravi reati ambientali commessi. Le aree sono state sottoposte a sequestro al fine di consentire l’attivazione delle relative procedure di bonifica presso gli enti preposti. Gli autori degli illeciti si sono resi responsabili di violazioni penali in relazione alla normativa sulla gestione, raccolta e stoccaggio di rifiuti pericolosi.

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