Rogo rifiuti a Caivano, si indaga sulle cause. Di Gennaro: “Sistema al collasso”

di Redazione

“Grazie alle procedure antincendio adottate e al pronto intervento delle maestranze prima e dei Vigili del fuoco poi, fortunatamente è stato possibile evitare il propagarsi delle fiamme all’intero complesso”. Lo fanno sapere i vertici della “Di Gennaro Spa”, commentando il maxi incendio divampato, intorno alle 13 di oggi, nel piazzale della ditta di recupero rifiuti con sede a Caivano, nel Napoletano, nella zona industriale di Pascarola (guarda il video). In fiamme numerose “balle” di carta e plastica, derivanti dalla raccolta differenziata dei comuni che affidano lo smaltimento di tali frazioni alla società dell’hinterland a nord di Napoli. Una densa nube nera si è levata dalla zona, visibile a chilometri di distanza, anche dai confinanti comuni dell’agro aversano, in provincia di Caserta.

Le cause del rogo sono al momento ignote e sono in corso indagini da parte dei Vigili del Fuoco, così come l’Arpac farà le doverose verifiche sulla qualità dell’aria. Da rilevare come il rischio di incendio, purtroppo sempre presente in queste attività, aumenti esponenzialmente quando i quantitativi di materiale in giacenza, pur nel rispetto dei limiti autorizzativi, sono maggiori e, ovviamente, d’estate con le alte temperature. L’impianto della Di Gennaro seleziona solo raccolta differenziata urbana (plastica, carta, metalli, legno), rifiuti secchi non pericolosi provenienti da attività economiche (sempre carta/cartone, plastica, legno, ecc.) e modesti quantitativi di rifiuti ingombranti provenienti dai comuni. Non sono quindi presenti materiali pericolosi né vi sono mai state stoccate “ecoballe”.

La situazione nel sito di Caivano è al momento completamente sotto controllo. Proprio gli incendi che, nell’ultimo mese, avevano colpito due impianti di selezione della plastica campani (come la Ambiente Spa di San Vitaliano, nel Nolano), la Di Gennaro spa aveva comunicato ai Comuni, agli operatori di raccolta, alla Regione Campania, alle Prefetture campane e ai Consorzi Conai e Corepla di non essere suo malgrado nella condizione di ricevere conferimenti aggiuntivi per supplire al fermo degli altri impianti, proprio per evitare di superare i limiti di stoccaggio autorizzati e per non accrescere ulteriormente il rischio di incendi. Purtroppo il problema principale è legato ad un sistema di raccolta differenziata che privilegia la quantità senza tener conto della qualità, ciò comporta una notevole produzione di sovvalli da smaltire, proprio quando il sistema degli smaltimenti in Italia è al collasso. Perfino il sistema dei consorzi del “Sistema Conai” fatica a gestire gli scarti di sua competenza e quindi ad assicurarne l’asporto a fine lavorazione.

“Con la scia degli incendi nelle piattaforme, era purtroppo cominciato il nostro incubo. – commentano dalla Di Gennaro – Negli ultimi mesi, preoccupati per quanto stava accadendo da Nord a Sud, abbiamo intensificato ancora di più la nostra azione preventiva: turni ininterrotti per monitorare l’azienda, un sistema antincendio all’avanguardia e personale qualificato, recentemente anche l’acquisto di un’autobotte per intervenire in modo immediato in caso di fiamme”.

“Ci conforta – continuano dall’azienda – la solidarietà di tutti i dipendenti e delle loro famiglie e di quanti sanno che la nostra azienda, attiva da generazioni, ha sempre operato e continuerà ad operare nel pieno rispetto della normativa ambientale. Siamo cittadini di questo territorio, qui viviamo e lavoriamo, e siamo i primi a chiedere che si possa presto fare chiarezza su quanto accaduto. Ci auguriamo, inoltre, che questo incendio sia da monito ai consorzi nel garantire una sollecita risposta alla collocazione di materiali selezionati che allo stato attuale non riescono a trovare sbocco”. L’amministratore delegato, Giuseppe Di Gennaro, ringrazia in modo sentito tutto il personale, i Vigili del fuoco, le autorità locali, le forze dell’ordine e di polizia, per l’impegno profuso.

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