Casal di Principe, Di Maio e Costa presentano il decreto Terra dei Fuochi

di Redazione

“Combattere le mafie significa non solo combattere il gioco d’azzardo illegale, ma anche il gioco d’azzardo legale che distrugge le famiglie”. Così il vicepremier Luigi Di Maio intervenendo a Casa don Diana, a Casal di Principe (Caserta), in occasione del premio intitolato a don Peppe Diana, il parroco casertano vittima della camorra che oggi avrebbe compiuto 60 anni. “Le mafie – ha proseguito il leader politico del Movimento 5 Stelle – si combattono prima di tutto con il lavoro perchè se si da’ lavoro ai giovani si toglie manovalanza alle organizzazioni criminali”. “Dimostreremo con I fatti se saremo stati bravi o no. Ma l’obiettivo che mi sono dato è quello di restare una persona vicina ai cittadini, perchè se lo Stato cambia atteggiamento anche i cittadini cambiano atteggiamento verso lo Stato”.

“Chi inquina è un mafioso dal punto di vista morale. Ed è giusto che paghi. Anche per questo penso ad un Daspo ambientale, così chi ha devastato un territorio dovrà andarsene”, ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. “Mi sento figlio di questa terra, – prosegue il generale dei carabinieri forestali – per questo il Decreto sulla Terra dei Fuochi non è stato un regalo per me, ma un’enorme responsabilità, viste le aspettative che ci sono. Come Ministero punteremo molto sulla vigilanza, perché i soldi delle bonifiche non tornino a chi ha inquinato”. Sui fondi per le bonifiche, Costa garantisce “che i soldi, soprattutto fondi Ue, ci sono, basta presentare progetti credibili”. Per quanto riguarda gli interventi di messa in sicurezza e bonifica e i siti da cui iniziare nella Terra dei Fuochi, Costa dice: “La priorità sono le discariche orfane”.

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