Rifiuti e strade dissestate in aree industriali: scontro tra Confindustria e Asi Caserta

di Redazione

Con una lettera a firma del presidente Gianluigi Traettino, Confindustria Caserta ha comunicato ieri mattina al Consorzio Asi di Caserta il recesso dai protocolli d’intesa dell’11 maggio 2017 riguardante l’agglomerato di Marcianise e San Marco Evangelista e del 14 novembre 2017 riguardante l’agglomerato Aversa Nord. In particolare, negli accordi riguardanti gli agglomerati Aversa Nord e Marcianise-San Marco Evangelista, il Consorzio Asi e gli enti locali interessati si erano impegnati ad attivare un programma di interventi urgenti riguardanti la rimozione dei rifiuti abbandonati, il ripristino della viabilità consortile con riferimento al manto stradale e alla pulizia delle caditoie, la pulizia e la sistemazione delle aiuole e delle aree a verde e la riqualificazione dell’impianto di illuminazione (solo per la zona di Aversa Nord).

“Ad un anno dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa riguardante l’agglomerato Marcianise-San Marco e a oltre sei mesi dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa riguardante l’agglomerato Aversa Nord – spiega Confindustria in una nota ufficiale – continuano a restare evidenti la situazioni di criticità che erano alla base degli accordi siglati. Per tutta risposta, il Consorzio Asi di Caserta ha chiesto alle aziende insediate negli agglomerati industriali di Caserta il pagamento degli oneri per la gestione e manutenzione delle aree e dei servizi comuni indicando gli interventi eseguiti e quelli programmati. L’elenco dettagliato degli interventi da eseguirsi comprendono lavori e interventi diversi da quelli meramente manutentivi che appaiono riconducibili piuttosto a nuove opere infrastrutturali, per le quali gli oneri non sono dovuti. Si comprendono, inoltre, costi di rimozione di rifiuti abbandonati o attività di controllo del territorio che sono ex lege a carico degli enti territoriali comunali e che i protocolli d’intesa pongono espressamente a carico dei Comuni interessati”.

“Confindustria – continua la nota degli industriali casertani – ha sottoscritto tali protocolli impegnandosi esclusivamente a notiziare le aziende delle iniziative programmate e a segnalare alle aziende medesime la necessità, in relazione allo stato di attuazione delle opere, di provvedere alla corresponsione di quanto dalle medesime dovuto, esclusivamente a titolo di oneri manutentivi. Per queste ragioni Confindustria Caserta, ritenendo non rispettati gli impegni assunti, ha deciso di recedere dai protocolli d’intesa riservandosi ulteriori azioni a tutela e d’intesa con le aziende destinatarie delle richieste.

Pignetti: “Decisione incomprensibile, le aziende non versano quote” – Da parte sua, la presidente dell’Asi Caserta, Raffaela Pignetti, apprende “con vivo stupore dai vertici di Confindustria Caserta della volontà di recedere dai protocolli d’intesa siglati con l’Ente e con i Comuni interessati, in materia di riqualificazione degli agglomerati industriali”. “L’impegno assunto dall’associazione datoriale, con quella intesa programmatica, era quello di svolgere un’azione di sensibilizzazione nel confronti delle aziende insediate per la corresponsione delle quote di gestione e manutenzione delle aree e dei servizi comuni che le stesse, per effetto delle convenzioni sottoscritte all’atto dell’insediamento, sono tenute a versare al consorzio”, commenta Pignetti, che poi sottolinea: “Di tale contribuzione il consorzio s’impegnava, tra l’altro, a darne puntuale e periodica informazione alle aziende, nell’ottica della più assoluta trasparenza. Appare, perciò, del tutto incomprensibile la presa di posizione di Confindustria Caserta, dal momento che nei citati protocolli d’intesa erano anche chiaramente individuati i progetti per i quali sarebbero state destinate le quote versate dalle aziende e sono esattamente quelli che l’Asi ha messo in cantiere”.

“Allo stato, tanto per dare dei riferimenti concreti – spiega ancora Pignetti – nonostante gli impegni assunti nei suddetti protocolli, nel 2017 l’Asi ha ricevuto dalle aziende poco più di 20mila euro, neanche il 5% del dovuto, a fronte dei circa 160mila spesi dal Consorzio, solo nel secondo semestre, per interventi di manutenzione e ripristino della viabilità. In ogni caso, l’Ente ha già avviato a gara, presso la Stazione unica appaltante della Provincia, l’esecuzione dei lavori contenuti nei protocolli, riguardanti: Manutenzione strade consortili Agglomerato Marcianise – San Marco e Aversa Nord 1° stralcio” con rifacimento della pavimentazione per una spesa di €.155.369,22; Realizzazione della rete idrica area ex Pozzi – Agglomerato Volturno Nord” – Impegno di spesa €.89.860,19. Inoltre, sempre in attuazione della programmazione concordata, sono stati già licenziati i progetti esecutivi per il rifacimento della pavimentazione stradale in Agglomerato Marcianise, Caserta-Ponteselice e Aversa Nord, per un impegno di spesa di circa 800mila euro. Si ribadisce che tali progetti fanno parte della programmazione contenuta nei protocolli, condivisa e sottoscritta da Confindustria Caserta e dai Comuni, con l’obiettivo di portare a soluzione almeno le problematiche più urgenti che incidono negativamente sulla vivibilità delle aree industriali e sull’attività delle aziende. Ciò in attesa dei finanziamenti regionali per gli interventi di largo respiro che sono, quelli sì, destinati alla manutenzione straordinaria e a nuova infrastrutturazione. I tempi di realizzazione sono legati a due fattori fondamentali: a quelli prescritti dalla legge in materia di appalti per gli enti pubblici e all’effettiva riscossione delle quote”. “E’ evidente – conclude Pignetti – che il messaggio lanciato da Confindustria Caserta va nella direzione opposta a quella di una fattiva collaborazione istituzionale, incoraggiando un atteggiamento di deresponsabilizzazione da parte delle aziende che non potrà che contribuire a peggiorare la condizione delle aree industriali”.

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