Aversa e i suoi anni ’70 nel nuovo romanzo di Armando Pirolli

di Redazione

Aversa – Grande emozione e partecipazione per la presentazione del nuovo romanzo di Armando Pirolli dal titolo “A ottobre non sempre cadono le foglie”, ambientato in una splendida Aversa degli anni ‘70. Ieri, nella Sala della Cultura ‘Vincenzo Caianiello’ (ex Macello) si sono accesi i riflettori su una tematica di grande attualità che ha permesso a tanti professionisti di alternarsi con i loro illuminanti interventi sia umani che professionali. Piacevole, coinvolgente e tratti anche nostalgico il saluto del sindaco Enrico De Cristofaro, accompagnato dal consigliere Francesco Di Virgilio, che ha anche lanciato un messaggio in cui si invita a trasformare in itinerante la discussione di ieri sera, messaggio subito accolto e condiviso dall’autore che ha fortemente voluto in questo incontro la presenza di tanti amici che nel loro mondo professionale e a vari livelli possono contribuire e non poco ad aiutare, ad individuare e a prevenire condizioni di disagio e di innocenti silenzi.

Dopo la presentazione del libro la parola è passata all’avvocato Pasquale Fedele che con la sua eleganza di parola ha introdotto i vari argomenti e i relatori presenti. La dottoressa Rosaria Raspanti, psicologa e psicodrammatista, ha illuminato sulla paura, sul dramma e sul silenzio del bambino vittima di un abuso; a seguire l’avvocato Enzo Lombardi ha illustrato quanto sia forte ancora oggi il fenomeno e il reato di abuso sui minori, ha fatto un’analisi lucida e chiara sulla scelta del silenzio come arma di difesa da parte della vittima, ma anche sulla necessità di superare quel muro, di rompere quella corazza spesso trasformata in omertà anche per ottenere, così come è giusto che sia, una giustizia più giusta. Da Salerno la dottoressa Monica Petrosino ha parlato di implicazione cliniche dell’abusato e dell’aggressore, una nota particolare merita il suo apprezzamento per il nostro centro storico che aveva conosciuto leggendo le pagine del mio libro, ma ieri per raggiungerci si è felicemente persa tra le nostre strade e quindi le è sembrato di rivivere i luoghi, i colori e gli odori ampiamente decritti nel primo capitolo da Armando Pirolli.

La scuola e il ruolo del docente è stato l’argomento trattato dalla dirigente scolastica Annalisa Marinelli, un intervento che ha riscontrato molto interesse anche perché la descrizione delle problematiche e delle sfide educative future hanno calamitato ampiamente l’attenzione dei presenti. Ammirevole è stata l’esposizione e le riflessioni dell’ingegner Fulvio Romano sulle implicazioni familiari e sociali dei mezzi di comunicazione “social”, ma anche la necessità di una riflessione alla luce di un uso che non sia solo di relazione ma anche di sviluppo, di lavoro, di opportunità, la tecnologia al servizio dell’uomo e per l’uomo. Il suo intervento ci ha trasportato in un breve ma efficace sguardo nel mondo del cyberbullismo, un fenomeno triste e in forte crescita che pone tutti e ad ogni livello a continui interrogativi. La serata si è conclusa con il saluto e i ringraziamenti da parte del moderatore, avvocato Pasquale Fedele.

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