Migranti, in 509 sbarcano a Pozzallo dopo naufragio con 70 morti

di Redazione

Ci sono anche una donna incinta e una giovane mamma con la sua neonata tra le oltre 70 vittime del naufragio del gommone avvenuto la scorsa notte al largo della Libia. I superstiti sono stati recuperati dalla nave Trenton della marina militare americana. A bordo del gommone c’erano più di 110 persone e anche lo scafista sarebbe finito in mare. “Nell’emergenza rifugiati l’Ue deve agire unita, la tragedia dei rifugiati è un dramma attuale e l’Italia, in linea con le norme sancite dal diritto internazionale, contribuisce al dovere di accoglienza di chi insegue la speranza di un futuro migliore”. E’ quanto ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in occasione della giornata mondiale del rifugiato. Mattarella rimarca che l’Unione europea deve gestire l’emergenza rifugiati e che l’onere non può essere delegato solo ai paesi di primo ingresso.

Intanto, a Pozzallo si sono concluse le procedure di pre-identificazione dei migranti sbarcati nella notte dalla nave Diciotti. A bordo c’erano 44 bambini, alcuni dei quali molti piccoli. Secondo la portavoce di Save the Children, Giovanna Di Benedetto, “sono bambini tra gli 8 e i 13 anni che hanno viaggiato facendosi forza tra di loro e senza la figura di un adulto di riferimento”.

Individuato e fermato il presunto scafista, un senegalese di 33 anni, che avrebbe condotto uno dei gommoni partiti dalla Libia. Gli agenti di polizia di Ragusa hanno interrogato i migranti e hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza sul 33enne del Senegal, che si sarebbe accordato con i libici per condurre il gommone. I superstiti hanno raccontato che quasi tutti gommoni sono stati condotti dai libici fino alle acque territoriali e poi hanno spento il motore lasciando alla deriva i migranti in attesa che qualcuno li soccorresse. La versione riferita da più migranti non ha permesso di poter individuare gli scafisti di ogni singolo gommone in quanto hanno fatto rientro sulle coste libiche.

La squadra mobile ha poi arrestato due marocchini che erano già stati in Italia ed espulsi dal nostro paese in quanto irregolari. Uno dei due era stato respinto proprio dal questore di Ragusa dopo aver tentato di fare ingresso in Italia. I due sono stati arrestati in quanto hanno fatto reingresso in Italia senza alcuna autorizzazione dopo essere stati espulsi. Lo scafista è stato sottoposto a fermo, mentre i due arrestati sono stati condotti in carcere.

IN ALTO IL VIDEO

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico