Gricignano, tetto della chiesetta di Santa Lucia danneggiato: al via raccolta fondi

di Antonio Taglialatela

Gricignano – Un appello ai devoti per sistemare la copertura della chiesetta di Santa Lucia, situata in corso Umberto I, danneggiata dal violento nubifragio abbattutosi su Gricignano dello scorso 11 settembre. Da allora il luogo sacro è oggetto di infiltrazioni d’acqua piovana che, oltre a ledere il decoro all’interno della chiesetta, possono pregiudicare anche la staticità dell’edificio. Il comitato, che da diversi anni, volontariamente, provvede al mantenimento della chiesetta, si è visto costretto, ancora una volta, a rivolgersi a tutti i fedeli per chiedere un contributo economico necessario a sostenere le spese di riparazione del tetto.

L’appello è rivolto all’intera popolazione, in particolare a imprenditori, commercianti, liberi professionisti, associazioni, circoli sociali. “Siamo fiduciosi in una generosa offerta – si legge in un manifesto pubblico affisso dal comitato – quale significativo rafforzamento del rapporto di fede e di devozione che fin dal 1611, anno dell’edificazione della chiesetta, non è venuto mai meno”. Chi fosse interessato ad offrire il proprio contributo può rivolgersi al signor Giovanni Di Foggia, contattandolo anche al numero 333.11.37.439.

La cappella di Santa Lucia (ma i devoti hanno sempre preferito definirla “chiesetta”) fu edificata nel 1611 all’allora periferia estrema del centro urbano, nel luogo un tempo detto “strada de li Bellofiore”, oggi corso Umberto, con il contributo dell’intero popolo di Gricignano. Munita di un piccolo altare, di qualche affresco e diversi oggetti votivi, un tempo veniva adibita anche a luogo d’incontro e di riunioni dei confratelli della Congrega ed ospitò i fanciulli delle scuole elementari. Restò affidata alla cure della famiglia Bellofiore fino alla metà del Novecento. Poi iniziò ad essere curata dai fedeli devoti. Nel 2010 furono eseguiti i lavori di rifacimento della facciata e degli interni che portarono a nuova vita il piccolo ma simbolico luogo sacro che per anni era caduto nel dimenticatoio. L’anno successivo, in occasione dei 400 anni dell’edificazione, sempre attraverso una raccolta fondi, fu restaurato l’antico dipinto raffigurante il martirio della santa protettrice.

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