Aversa, i “Pensieri di…versi” dei ragazzi del Liceo ‘Jommelli’

di Redazione

Aversa – Il Liceo “Jommell”i di Aversa, con il patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Caserta e del Comune di Aversa, ha presentato nella sua Aula Magna la sesta edizione del concorso di poesia “Pensieri di…versi” promosso dal dipartimento di materie letterarie. Al contempo, nella Biblioteca, le classi Terza e Quarta A si sono confrontate sulle problematiche giovanili con il sovrintendente capo della Polizia di Stato di Trento Mauro Berti e la psicologa e psicoterapeuta cognitiva comportamentale Serena Valorzi, autori del libro ‘Cyber Bullismo’. Due eventi distinti ma complementari: il primo atto a esprimere l’estro e a liberare dall’inverosimile, il secondo utile al fine di conoscere le modalità per difendersi da atteggiamenti che corrono in Rete.

Grande successo ha suscitato il convegno sulla ‘poesia’, un appuntamento a primo acchito svalutato, per una erronea interpretazione collettiva, e invece sempre più in auge perché veicolo comunicativo tra i giovani ed il pubblico, costituente fondamentale per trasferire le proprie sensazioni e tramutarle in poesia, quella ‘chicca eterna’ che sovrasta la caducità umana e diviene ora e sempre evanescente e toccante. Scuole di Casaluce, San Marcellino, Vitulazio, Aversa, San Prisco, Frignano ed altre ancora zone del Casertano hanno presenziato godendo gli entusiasmanti attimi di premiazione, con la presentazione di circa 500 poesie. Titoli come ‘Il silenzio’, ‘O bben carnal’, ‘Grazie mille mamma’, ‘A mamm’, ‘Il mare’ hanno colmato gli animi degli astanti, incutendo riflessione. Una gioventù in cerca di riscatto, senz’altro, nel vano tentativo di uscire dal nulla.

Quaranta coppe con rispettive pergamene sono state distribuite ai rispettivi vincitori. Ospiti straordinari hanno reso l’atmosfera magica e di intenso significato culturale. Tra questi i ballerini della scuola di ballo ‘Centro Studi Danza Odette’, i musicisti del ‘Fagnoni Group’ e il cantautore Federico di Napoli con la sua canzone “Il Macigno”, scrigno segreto di pene e gioie, sempre pronto a prorompere e a trasformarsi in ‘magia’, quella sana estrosità che oggi può salvare i giovani. Tra la giuria di esperti Paolo Martiello, Luigi Coscione, Maria Conte e docenti di lingua dell’istituto stesso tra cui Patrizia Palmieri, Annunziata Vannata, Lucia Lanza, Raffaelina Brogna e Rosa Maria di Martino. Grande merito al poeta e al paroliere Luigi Bellotta, assistente amministrativo dell’istituto stesso e organizzatore in primis di tale iniziativa.

Un fare squisitamente umano, oltre che professionale, quello del dirigente scolastico Rosa Celardo nei confronti di tutti e, in special modo, verso una ragazza non vedente che, seguendo la lettura braille, si è elegantemente esibita. Presente in aula anche il dsga Marianna dell’Aversana, vigente ab initio, e la professoressa Caterina Zapparata, che ha egregiamente condotto ciascun discente a identificarsi mediante lo strumento della poesia, con tempistiche e modalità idonee. Una summa complessiva perfetta tra didattica e sociale.

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