Aversa, doppi turni al Secondo Circolo: una vicenda ancora senza soluzione

di Antonio Arduino

Aversa – Sembra senza soluzione, almeno per quanto riguarda l’anno scolastico in corso, il problema dei doppi turni in atto presso il Secondo Circolo Didattico di Aversa. A nulla è valsa la manifestazione del 26 aprile promossa dei genitori (guarda qui) che chiedevano lumi sulla situazione attuale ma soprattutto sul futuro dei ragazzi che frequentano il plesso Sant’Agostino, chiuso l’8 dicembre scorso dai Vigili del Fuoco per consentire la messa in sicurezza di aule che avrebbero problemi non meglio specificati, dal momento che l’intervento dei caschi rossi legato alla caduta di calcinacci sembra non sia dipeso da problemi strutturali dello stabile. Tant’è che all’interno dello stesso risultano attive una scuola privata e la Caritas diocesana con la mensa e con, a quanto pare, l’ospitalità a senzatetto che attualmente occuperebbero le aule lasciate libere dagli studenti.

L’unica soluzione attualmente presa in considerazione dall’amministrazione – che ha perso la possibilità di prendere in fitto la struttura delle Ancelle di via Drengot perché il contratto di locazione sarebbe stato stipulato con persona non autorizzata a farlo, poiché non delegata dal consiglio di amministrazione dell’ente religioso – sembra essere quella di realizzare delle aule all’interno della sede centrale del Secondo Circolo. Questo dovrebbe avvenire eliminando la presidenza, la segreteria, la sala insegnanti, la sala di custodia e i laboratori. In questo modo sarebbe possibile ricavare cinque aule capaci di ospitare 150 bambini.

Un intervento che però non è risolutivo, e non rispetterebbe le norme sulla sicurezza, dal momento che gli studenti che frequentano il plesso Sant’Agostino sono 250 ed occupano 11 aule. Vero è che per il prossimo anno la dirigenza avrebbe previsto di ridurre di un’unità le classi che avrebbero dovuto frequentare il plesso Sant’Agostino ma anche così non sembra risolto il problema perché con la ristrutturazione ipotizzata dall’amministrazione mancherebbero comunque cinque aule. A meno che i genitori dei ragazzi che hanno già fatto l’iscrizione per il prossimo anno scolastico e parte dei genitori degli alunni che stanno frequentando il plesso Sant’Agostino non rinuncino all’iscrizione e chiedano il nulla osta per iscriversi ad un altro istituto d’istruzione cittadino.

Soluzione che sembra essere obbligatoria per almeno 65 famiglie degli allievi attualmente frequentanti il Secondo Circolo perché se dovesse essere necessario effettuare dei doppi turni anche nel prossimo anno scolastico queste famiglie, avendo due o più figli che frequentano l’istituto in orari diversi, si vedrebbero costrette a chiedere il trasferimento in altri istituti per poter gestire le attività familiari, il lavoro e dare continuità all’attività didattica dei figli essendo impossibile essere costretti a portare uno dei figli al mattino e un altro nel  pomeriggio.

Per l’amministrazione comunale queste soluzioni sarebbero una sconfitta, dal momento che aveva dato grande pubblicità alla soluzione del problema, ottenuta prendendo in locazione lo stabile delle Ancelle. Intanto, a quanto si dice, l’Ente comunale avrebbe già disdetto il contratto con la Curia, proprietaria della struttura in cui erano ospitati i 250 studenti frequentanti il plesso Sant’Agostino. Di conseguenza, se pure venissero effettuati i lavori di messa in sicurezza dovrebbe essere sottoscritto un nuovo contratto. Questo nell’ipotesi che la Curia non abbia già destinato i locali ad altro uso avendo avuto notizia ufficiale, tramite i media, della conclusione positiva del contratto di fitto della struttura delle Ancelle. In pratica, l’amministrazione comunale si è infilata in un ‘cul de sac’ che crea problemi sia agli amministratori sia, soprattutto, ai bambini e alle loro famiglie.

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