Aversa, al via la pulizia della “Maddalena”. De Cristofaro: “Ora via gli abusivi”

di Livia Fattore

Aversa – Recupero del complesso “Santa Maria Maddalena” di Aversa ad una svolta. Da ieri, come già preannunziato dal sindaco normanno Enrico De Cristofaro, l’Asl di Caserta, proprietaria dell’area, ha iniziato a ripulire le immense aiuole dell’ex ospedale psichiatrico. Ben quattro trattorini con falciatrice, sette operai e un mezzo per la raccolta dell’erba falciata hanno lavorato all’interno della struttura che insiste nei territori di ben tre comuni, oltre Aversa anche Lusciano e Trentola Ducenta. In maniera abbastanza repentina il panorama offerto dai viali alberati contornati da erbacce alte quasi ad altezza d’uomo, stanno cambiando aspetto, offrendo una vista più gradevole e di minor degrado, anche se molto altro rimane ancora da fare per fare in modo, come nelle intenzioni di Asl e Comune di Aversa, che la parte verde sia messa a disposizione della collettività.

I lavori continueranno anche domani, lunedì, quando alle maestranze incaricate dall’Asl di Caserta si aggiungeranno quelle demandate dal Comune di Aversa che nell’area della ex Maddalena è proprietario del padiglione intitolato a Leonardo Bianchi, acquistato una decina di anni fa per un milione di euro e mai utilizzato, praticamente ridotto quasi a rovine. Tanto che, nei giorni scorsi, per porre rimedio all’incuria e porre in sicurezza l’edificio, il sindaco era stato costretto a ordinare la costruzione di un muro per impedire l’ingresso al padiglione. Una decisione che le associazioni di volontariato presenti all’interno dell’area hanno interpretato come un vero e proprio schiaffo considerato che, a loro avviso, il sindaco avrebbe consentito loro, nel corso di un precedente incontro, di poter occupare bonariamente la struttura per renderla vivibile. Venerdì, poi, alcuni sconosciuti, notte tempo, hanno cercato di abbattere quel muro, ma non ci sono riusciti e, sempre domani il muro sarà ripristinato e saranno chiusi anche altri varchi relativi alla parte di cui è proprietaria l’Asl.

Sulla vicenda interviene anche il presidente della Confesercenti, l’aversano Maurizio Pollini, che all’epoca della chiusura dell’ex ospedale psichiatrico era consigliere comunale e ricorda i fatti, interviene affermando: “Per quanto riguarda la Maddalena, il suo recupero, dobbiamo riappropriarci di un progetto che poteva essere varato già 25 anni fa, metterci in tutto o in parte la facoltà di medicina dell’università Vanvitelli o qualche struttura legata alla salute mentale, alla medicina. In questo modo riusciremo a completare un progetto che allora era riuscito solo al 70 per cento portando ad Aversa le facoltà di ingegneria e architettura”.

“Quello che proponemmo un quarto di secolo fa – dichiara ha dichiarato da parte sua Gennaro Mariniello di ‘Campania Plus’ – è ancora valido: un orto botanico, un campus universitario o di ricerca, un conservatorio musicale, un polo museale multimediale, una Casa delle Associazioni Territoriali e ancora tanto altro considerata l’estensione e le potenzialità di quest’area che, territorialmente, rientra nelle competenze di ben tre comuni”. “Ma per fare ciò – evidenzia Mariniello – occorrono persone oneste, competenti e lungimiranti ai posti di potere pubblico. Queste sono mancate ad Aversa ed al suo territorio. Ancora di recente, come Campania Plus, abbiamo rinnovato l’invito a potenziare il verde cittadino, creando nei tanti spazi disponibili ed abbandonati della Maddalena giardini e serre, demandandone l’attuazione e la manutenzione alle Associazioni e alle Scuole, speriamo sia la volta buona”.

Nella giornata di ieri il sindaco De Cristofaro, insieme all’assessore all’Ambiente, Marica De Angelis, e al consigliere comunale con delega al verde pubblico, Francesco Di Virgilio, è stato a lungo presente nell’ex manicomio per soprintendere di persona alla pulizia. “Lo avevo promesso e lo sto facendo. Il recupero dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena è il principale obiettivo della mia amministrazione”, commenta il sindaco De Cristofaro, dopo l’incontro avuto in settimana con Mario Di Biasio, manager dell’Asl Caserta, proprietaria dell’area. “Siamo – ha continuato il primo cittadino normanno – di fronte ad un patrimonio inestimabile il cui recupero può cambiare le sorti della nostra città. Per questo credo che non possiamo più continuare ad assistere inattivi mentre il degrado aumenta”. “Subito dopo la pulizia delle aiuole – ha aggiunto De Cristofaro – mi rivolgerò al comitato provinciale dell’ordine pubblico per coordinare lo sgombero dall’area da presenze improprie che attualmente popolano i padiglioni. C’è addirittura chi vi ha installato una roulotte e ci vive da tempo senza che nessuno sia mai intervenuto”.

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