Aversa, parte il progetto “Sagrati delle Cento Chiese”

di Livia Fattore

Aversa – Ridisegno di piazze e strade, rifacimento di sagrati, recupero della storica Cassa Armonica di piazza Principe Amedeo. Occasione storica per la città normanna. Avvio la scorsa settimana, infatti, dei lavori che porteranno alla realizzazione del progetto dei “Sagrati delle Cento Chiese”, finanziato con fondi comunitari del programma “Piu Europa”. Progetto che andrà a cambiare la struttura di una parte del centro storico cittadino con il recupero di importanti strutture quali il complesso di San Francesco e la Cassa Armonica con una nuova viabilità.

“Con la realizzazione di questo progetto – ha dichiarato il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Michele Ronza – avremo una riqualificazione del fulcro centrale di Aversa. A cambiare volto sarà soprattutto la zona nei pressi del comune. Avremo un biglietto da visita degno di una città d’arte. Con il recupero della Cassa Armonica, poi, avremo anche più possibilità di fare cultura”. Grazie al parere favorevole della Soprintendenza ottenuto qualche mese fa, saranno recuperati alcuni dei sagrati delle cento chiese del centro storico di Aversa. Nello specifico si tratta di opere scelte per il valore artistico storico urbanistico ed architettonico. Saranno recuperati i sagrati della chiesa di Santa Maria a Piazza nei pressi del Castello Aragonese che ospita il tribunale di Napoli Nord (costo intervento 178mila euro); Chiesa di San Domenico, in piazza Plebiscito, chiusa dal terremoto del 23 novembre 1980 ed in via di riapertura (186mila euro); Chiesa di Santa Maria del Popolo in via Castello (62mila euro), Duomo di San Paolo (200mila euro) e, quello più complesso del convento di San Francesco, piazza don Peppe Diana e Cassa Armonica di piazza Principe Amedeo (1.943.000 euro).

L’obiettivo è quello di assicurare ai sagrati, nell’attuale condizione di traffico, aree pedonali, caratterizzate da pavimentazioni differenziate da quelle carrabili. Le pavimentazioni carrabili saranno restaurate con il recupero degli antichi basalti. L’intervento più impegnativo è certamente quello relativo all’insula di San Francesco ed alla contigua piazza don Diana. Questo è anche il complesso per il quale la Soprintendenza aveva espresso delle perplessità sull’ipotesi avanzata che prevedeva l’abbattimento dell’edificio che ospitava il liceo artistico. Si è definita un’opera di restauro e di rifunzionalizzazione del palazzo De Rebursa e con l’occasione di intervenire e mettere in luce l’antica fabbrica. Saranno recuperati gli antichi archi, così come tutti gli altri elementi che hanno un valore artistico culturale ridisegnando il panorama che si è trasformato negli anni.

Nel contempo, saranno ridotti i volumi del fabbricato relativo all’ex liceo artistico (con l’abbattimento di un piano) e sarà ridisegnata piazza don Diana che diventerà tutt’uno con piazza Principe Amedeo (quella che gli aversani chiamano “Villa Comunale”) dove sarà restaurata anche la cassa armonica, attualmente ridotta quasi ad un rudere, dopo i fasti del passato che l’avevano vista protagonista della vita culturale della città che, non a caso, ha dato i natali a musicisti del calibro di Domenico Cimarosa, Niccolò Jommelli e Gaetano Andreozzi.

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