Tangenti, 21 arresti a Monza: coinvolti ex magistrato e due avvocati

di Redazione

21 persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Monza in esecuzione di un’ordinanza del gip della città lombarda per associazione a delinquere finalizzata a reati tributari e fallimentari, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e corruzione. Tra gli arrestati, dieci dei quali in carcere, due avvocati e un ex magistrato che prestava servizio alla Sezione fallimentare del Tribunale di Monza. L’operazione si è svolta tra Milano, Monza e Brianza, Lecco, Bologna, Asti e Reggio Calabria. Tra i beni sequestrati anche un hotel di lusso a Venezia e lo stabile che ospitava lo stabile che ospitava l’hotel Gritti di Milano.

L’inchiesta nasce da un esposto di una lista d’opposizione di un Comune della provincia di Monza e Brianza che aveva denunciato presunte irregolarità nell’esecuzione di alcuni lavori pubblici, portati a termine in modo non conforme al capitolato. In cambio pubblici ufficiali avrebbero preso tangenti. I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza di Monza, a seguito di un’inchiesta che ha portato allo smantellamento di un gruppo di società riconducibili a un imprenditore edile calabrese, residente in Brianza, accusato, tra le altre cose, di aver emesso fatture per operazioni inesistenti per un ammontare di circa 95 milioni di euro, con distrazioni patrimoniali per un valore di 234 milioni di euro.

Tra i beni sequestrati dalla Guardia di Finanza di Monza c’è anche l’hotel Ca’ Sagredo di Venezia che, fino a poche settimane fa, ospitava “Support”, opera costituita da due grandi mani dell’artista Lorenzo Quinn, installata in occasione della Biennale d’arte e rimossa ai primi di maggio. Sequestrato anche lo stabile che ospitava l’hotel Gritti di Milano, a pochi metri dalla Scala, e un maneggio a Oggiono (Lecco).

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