Succivo, bimba colpita da pallini esplosi da fucile durante lite familiare

di Nicola Rosselli

Succivo – Una bambina di appena nove anni raggiunta da alcuni pallini, per fortuna non in pericolo di vita. Solo la fatalità non ha trasformato in tragedia una lite familiare culminata nell’esplosione di almeno un colpo partito da un fucile da caccia caricato a pallini esploso da uno dei contendenti mentre la bambina era anch’essa presente sulla scena del litigio.Teatro dell’episodio un’anonima abitazione di via Cesare Augusto, al civico 2, nel centro di Succivo, una traversa di corso Atella, a poca distanza della scuola media “Giuseppe Ungaretti”, dove la tranquillità di una calda serata di maggio è stata rotta dapprima dalle grida tra i due uomini e, successivamente, da un colpo di arma da fuoco.

Secondo una prima ricostruzione operata dai carabinieri della compagnia di Marcianise in collaborazione con i colleghi della stazione di Sant’Arpino, coordinati dal tenente Marco Busetto, l’episodio si sarebbe verificato poco dopo le 20 di ieri sera. Al culmine di una lite familiare (che sembrerebbe non essere la prima, ma l’ultima di una lunga serie) tra due cognati, della quale al momento non è dato conoscere la motivazione iniziale, anche se si ipotizzano motivi di interesse, uno dei contendenti, al culmine, avrebbe imbracciato un fucile da caccia presente nell’abitazione dove, pare, vivano le famiglie dei due uomini e avrebbe fatto fuoco, incurante della presenza della piccola che è stata raggiunta da alcuni pallini ad entrambe le gambe e ad un braccio.

Insomma, solo la buona sorte ha fatto sì che non fossero raggiunti organi vitali e che le ferite fossero leggere e non in profondità. Mentre la giovanissima vittima veniva soccorsa grazie all’arrivo sul posto di un’ambulanza del servizio di emergenza 118, approfittando del parapiglia, l’autore dello sparo ha fatto perdere le proprie tracce fuggendo a bordo di un’autovettura. Immediato l’arrivo sul posto dei carabinieri e l’inizio della caccia all’uomo, del quale non sono state rese note le generalità, ma, sino a tarda notte senza alcun esito. Le ricerche, partite dai luoghi di abituale frequentazione dell’uomo, si sono estese anche ai paesi limitrofi non solo della provincia di Caserta ma anche di quella confinante di Napoli.

I militari ipotizzano che, quando l’uomo saprà che la nipotina non è stata ferita in maniera grave dal colpo di arma da fuoco esploso, potrebbe decidere di costituirsi per non aggravare ancora di più la sua già grave posizione nei confronti della legge. Per lui si ipotizza, infatti, almeno in questa prima fase, l’imputazione per tentato omicidio. Sono, inoltre, in corso accertamenti anche sull’arma utilizzata nel corso della lite, per capire se era o meno legalmente detenuta. Quasi certamente si tratta di un fucile da caccia.

La piccola vittima, invece, è stata trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa dove i sanitari, dopo averla visitata, hanno escluso pericoli per la sua salute, disponendone il ricovero cautelativo presso il reparto di pediatria da dove, comunque, potrebbe essere dimessa in giornata. Le indagini sull’episodio sono coordinate dai magistrati della Procura del tribunale di Napoli Nord in Aversa, competenti per territorio.

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