Ricettavano smartphone e tablet: 5 arresti tra Napoli e Venezia

di Redazione

I carabinieri della compagnia di Casoria hanno dato esecuzione, tra Napoli e Venezia, a un’ordinanza di custodia cautelare, detentiva e non detentiva, emessa dal gip di Napoli, a carico di cinque persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio o alla ricettazione di apparecchiature elettroniche, alla violazione e all’accesso abusivo di dispositivi elettronici.

Si tratta, in particolare, di tablet e smartphone di ultima generazione che poi venivano rivenduti sul mercato attraverso canali di vendita “dedicati”. Diciannove persone – gli acquirenti dei dispositivi di provenienza furtiva – sono invece ritenute responsabili di ricettazione e, allo stato, indagati a piede libero.

L’avvio delle indagini risale al a febbraio 2016 quando i carabinieri dell’aliquota radiomobile di Casoria avevano individuato la presenza di un iPad Apple provento di furto all’interno di un locale in via Nazionale delle Puglie, in territorio del comune di Casoria. La perquisizione subito eseguita in quello che in apparenza era un esercizio commerciale di riparazioni di materiale informatico, aveva svelato invece svelato l’esistenza di un laboratorio clandestino adibito alla “rigenerazione” di dispositivi elettronici e di attrezzature varie di provenienza illecita.

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