Cesa, scuola materna saccheggiata: “ronde notturne” di amministratori e cittadini

di Livia Fattore

Cesa – Mobilitazione popolare per preservare il plesso della scuola materna “Angeli di San Giuliano” di via Turati a Cesa, finita nel mirino di ladri vandali che l’hanno devastata nottetempo, portando via porte, infissi vari, rubinetteria e distruggendo suppellettili varie, bivaccando anche con scatolette di tonno rinvenute in sala mensa (leggi qui). Un’azione che ha risvegliato il mai sopito senso civico dei cesani che, raccogliendo l’appello del sindaco Enzo Guida, stanno partecipando alla vigilanza dell’edificio scolastico, privo di porte che ne impediscano l’ingresso a chiunque.

“C’è una scuola da proteggere e da riaprire. Da proteggere – ha dichiarato il primo cittadino – perché non vi sono gli infissi e le porte di ingresso. Chiunque può entrare e rubare di nuovo. Per questo, in attesa delle nuove porte, abbiamo chiamato una ditta che cura la sorveglianza di notte, mentre dal pomeriggio sino alle 23 abbiamo deciso di sorvegliare noi la scuola: i vigili urbani sino alle 20 e gli amministratori comunali, assieme a qualche rappresentante dei docenti, sino alle 23. Chi vuole unirsi a noi stasera saremo là”.

Un appello che non è rimasto inascoltato sono stati numerosi i cesani, molte famiglie con bambini, che hanno dato la loro testimonianza civile con la propria presenza. Un modo anche per protestare contro un inutile atto di vandalismo. “I ragazzi – ha dichiarato Guida – non potranno andare a scuola per qualche giorno e, credo, che questo sia il ‘furto’ più grave. Lo sconforto mi ha assalito, lo ammetto, dinanzi a quelle scene. Ma ci siamo messi subito a lavorare. Immediatamente abbiamo chiamato una ditta per sistemare le porte. Martedì mattina si è iniziato a sistemare bagni e termosifoni. Il danno c’è stato ed è un danno alla comunità. Sarà il comune ad intervenire, vedremo come fare, ma lo faremo. I genitori, per il momento non devono fare nessuna colletta”.

Intanto, le indagini, portate avanti dai carabinieri della locale stazione in collaborazione con i colleghi del reparto territoriale di Aversa, continuano senza sosta. A venire in aiuto degli investigatori i filmati di diverse videocamere sia di edifici pubblici come il comune e la farmacia comunale che privati come quelle di diversi negozi. All’esame dei carabinieri anche le impronte digitali rilevate su diverse oggetti tra cui, in particolare, le scatolette di tonno lasciate vuote dai malviventi dopo aver bivaccato seduti sui gradini della scuola che conducono nel giardino dove i ragazzi giocano all’aperto quando il tempo lo permette.

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