Governo, Mattarella convoca Fico per incarico esplorativo

di Redazione

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo due giorni di riflessione ha deciso di convocare al Quirinale il presidente della Camera Roberto Fico. Si ipotizza per lui un incarico esplorativo largo per la formazione del governo. La decisione dopo il fallimento del mandato affidato al presidente del Senato Alberti Casellati. Intanto, il leader della Lega Matteo Salvini chiede tempo: “Datemi ancora qualche giorno. Ritengo che con il M5s si possa lavorare bene, ma con patti chiari”.

A otto settimane dal voto, il Capo dello Stato sarebbe dunque vicino a una decisione. L’incognita principale riguarda l’ampiezza del mandato al presidente della Camera, in attesa di comprendere se sarà limitato alla “linea” M5s-Pd o se prenderà in considerazione l’ipotesi di collaborare con la Lega.

Con l’incarico esplorativo alla Casellati, esponente della coalizione più votata alle elezioni, Mattarella ha voluto verificare la stabilità della maggioranza Lega-M5s indicata dal leader del centrodestra, Salvini per l’appunto, per la formazione del nuovo esecutivo. Le consultazioni si sono però risolte con un nulla di fatto. Ora toccherà dunque a Fico, terza carica dello Stato ed esponente del partito più votato, sondare il terreno sulla scia della proposta di governo del M5s. Le ipotesi sono due: collaborare con la Lega o collaborare con il Pd. Se da un lato Salvini ha manifestato la sua disponibilità a lavorare col Movimento, dall’altro non vuole però sfaldare il centrodestra e sganciarsi da Silvio Berlusconi.

Morale della favola: il tempo stringe e Mattarella spinge per trovare una soluzione in tempi rapidi, dopo i doppi giri di consultazioni andati a vuoto. Al Colle si ritiene quindi già esclusa la possibilità di un accordo M5s-Lega, con Luigi Di Maio che annuncia la stesura di un contratto di governo, affermando che il Movimento “non ha nessuna intenzione di perdere la sua identità politica in un governo di coalizione classico, anche perché la distanza dalla Lega e dal Partito democratico su molti temi decisivi e sui mezzi per realizzarli rimane netta”. I dem, dal canto loro, pur avendo dichiarato la loro indisponibilità a un’alleanza coi 5 Stelle, hanno però fatto sapere che risponderanno positivamente all’invito alle consultazioni da parte di un possibile incaricato del Quirinale.

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