Frignano, fatture false: torna in libertà Alberto Di Mauro

di Antonio Taglialatela

Arrivano le prime decisioni del Tribunale del Riesame dopo l’operazione che lo scorso 26 marzo ha portato all’esecuzione di 34 misure cautelari e al sequestro di beni per circa 35 milioni di euro nei confronti di due distinte associazioni criminali, con basi logistiche nell’agro aversano, dedite a false fatture e riciclaggio.

Alberto Di Mauro, 76 anni, di Frignano, dopo essere stato sottoposto agli arresti domiciliari, è tornato in libertà. I giudici del Riesame, accogliendo la tesi degli avvocati difensori Nicola Filippelli, Francesco Balivo e Kiara Di Foggia, ha disposto la revoca del provvedimento cautelare per mancanza di gravi indizi di colpevolezza. E’ il padre di Guglielmo Di Mauro, 45 anni, finito in carcere, ritenuto dagli investigatori il promotore di una delle organizzazioni.

L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Napoli Nord e condotta dai finanzieri del gruppo di Aversa, coinvolge indagati residenti tra Frignano, Villa di Briano, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Casaluce, ma anche fuori dalla Campania. Le organizzazioni erano specializzate, secondo quanto emerso, nella sistematica emissione di fatture per operazioni inesistenti relative alla fornitura di materiale edile; nel riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche dei connessi e cospicui proventi illeciti derivanti dall’attività criminale, utilizzando a tale scopo un gruppo di società “cartiere” intestate a compiacenti prestanome e altre società create al solo scopo di far circolare e riciclare i relativi flussi finanziari.

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