False residenze per permessi di soggiorno a brasiliani: 4 arresti nel Casertano

di Redazione

Carte d’identità per far ottenere il permesso di soggiorno a cittadini brasiliani. E’ questa l’inchiesta portata avanti dalla squadra mobile di Caserta, guidata dal vicequestore Filippo Portoghese, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha portato a 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Silas Silva De Araujo, Gaetano Mele, Michele Maravita e Giuseppe Cembrola, funzionario del Comune di Maddaloni.

L’accusa, a vario titolo, per i 4 è favoreggiamento, continuato e pluriaggravato dell’immigrazione clandestina e di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Le indagini, condotte mediante numerose intercettazioni telefoniche, ha accertato come il brasiliano Silva De Araujo gestiva un flusso di persone brasiliane, provenienti quasi tutte dall’Inghilterra, al fine di far ottenere la cittadinanza italiana, e quindi la carta d’identità al Comune di Maddaloni.

In tale contesto si è rivelata fondamentale la figura del funzionario Cembrola che, utilizzando documenti consolari falsi, attribuiva la cittadinanza italiana jure sanguinis a cittadini brasiliani senza che avessero titoli per ottenere il riconoscimento. Così venivano rilasciate le carte d’identità che consentivano agli stranieri di poter ottenere il permesso di soggiorno, anche per i loro nuclei familiari, nell’Area Economica Europea. Movimenti che hanno insospettito gli agenti della mobile casertana e che hanno portato ad un blitz negli uffici del comune nei giorni scorsi ottenendo i riscontri necessari all’attività investigativa.

Mele e Maravita, inoltre, si occupavano della parte logistica, individuando hotel e BnB dove i brasiliani soggiornavano in attesa del rilascio dei documenti. I due si occupavano anche di individuare nuclei familiari a Maddaloni per inserire i brasiliani nello stato di famiglia dietro la corresponsione di denaro. I brasiliani per ottenere i documenti versavano alla cricca 1000 euro, raccolti da Silva De Araujo e Maravita che poi versavano la quota a Cembrola e Mele per il loro contributo.

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