Benevento, morto durante festa di compleanno: arrestato 28enne

di Redazione

Questa mattina è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Benevento, su richiesta della Procura sannita, nei confronti di un giovane del luogo, Silvio Sparandeo, 28 anni, ritenuto responsabile di omicidio preterintenzionale, aggravato dai futili motivi, del 32enne Antonio Parrella, consumato il 26 luglio del 2017 in un ristorante di Benevento, durante una festa.

Quel banchetto al ristorante ‘Il Triclinio del fauno’ doveva celebrare il compleanno della moglie di Corrado Sparandeo, 32 anni, finito ai domiciliari per la violazione degli obblighi della sorveglianza speciale. Secondo gli investigatori, Silvio Sparandeo non aveva l’intenzione di uccidere Antonio Parrella, un “amico con il quale aveva scherzato per l’intera giornata, con il quale non esistevano motivi di tensione, conflitto o contrasto”. Picchiandolo, voleva dargli una lezione, “per aver rovinato il clima di festa proprio al taglio della torta”.

Durante la festa molti invitati avevano esagerato con bevande alcoliche, compreso Parrella, la cui smodata euforia era stata tollerata fino a che non era venuto alle mani con un cantante, Michele Meoli, 27 anni, beneventano, che si stava esibendo. In occasione del secondo litigio con l’artista, avvenuto sulla terrazza dove doveva essere servita la torta, Corrado Sparandeo, innervosito dal comportamento di Parrella, gli aveva dato due schiaffi al volto. Antonio Parrella era poi fuggito, inseguito da Silvio Sparandeo. Fuggito a forte velocità verso il parcheggio del ristorante, Parrella scivolava in un declivio. A quel  punto, secondo quanto sostengono gli investigatori, Silvio Sparandeo, caduto a sua volta sulla ghiaia del parcheggio, si rialzava e raggiungeva la vittima che giaceva a terra, iniziandola a colpire con forti pugni alla testa e sul corpo e successivamente anche con un calcio al torace, mentre due degli invitati cercavano di trattenerlo ed allontanarlo da Parrella, ormai in fin di vita.

Inizialmente gli elementi raccolti avevano portato all’immediato fermo di un altro giovane beneventano, di 28 anni, il quale, seppur presente al momento dell’aggressione, era stato rimesso in libertà dal Tribunale del Riesame poiché ritenuto il secondo inseguitore della vittima e non come il suo aggressore. Dopo ulteriori indagini volte ad individuare l’autore dell’omicidio attraverso l’identificazione e l’escussione di tutti i presenti alla festa, l’attivazione di intercettazioni telefoniche ed ambientali, la comparazione degli indumenti indossati dagli ospiti con quelli rilevabili dal sistema di videosorveglianza e dai contenuti multimediali estratti nel corso degli esami forensi eseguiti sui vari telefoni sequestrati, il miglioramento cromatico del video che aveva immortalato il momento dell’aggressione, si è arrivati a di raccogliere gravi ed univoci elementi di prova a carico del giovane tratto in arresto.

Il pm Miriam Lapalorcia aveva chiesto che fossero applicate misure anche per altre tre persone, ma il gip Flavio Cusani ha disposto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere solo per Silvio Sparandeo, accusato in particolare di aver picchiato la vittima al punto da provocargli lesioni che lo avevano condotto alla morte; dunque, non di omicidio volontario.

Arresti domiciliari per Corrado Sparandeo, 32 anni, per la violazione degli obblighi della sorveglianza speciale, e, per favoreggiamento, il divieto di dimora a Benevento e nei comuni limitrofi per Umberto Sferruzzi, 29 anni, e Gianluca Peluso, 27 anni, anche loro del capoluogo sannita. Un addebito, quello di favoreggiamento, contestato anche a Michele Meoli, 27 anni, di Benevento, e Francesco Napolitano, 51 anni, di Moiano, per i quali non era però stato chiesto alcun provvedimento di natura cautelare.

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