“Aversa Nobilissima”, successo delle Giornate di Primavera del Fai

di Nicola Rosselli

“Aversa Nobilissima”. Il gruppo Fai di Aversa, diretto da Maria Giovanna Pezone, ha puntato, per le Giornate di Primavera di ieri e oggi, sulle dimore storiche, sacre e civili che hanno resa famosa Aversa. E la moltitudine di persone presenti presso i siti ha premiato questa scelta che ha visto, tra l’altro, utilizzare per la prima volta il chiosco infopoint inutilizzato dal suo sorgere, in piazza Mazzini. A gestirlo studenti volontari che si stanno alternando nella distribuzione di depliant illustrativi, il tutto corredato da cartine, anche in inglese.

Quattro gli itinerari previsti, tutti appetibili: Palazzi Liberty; Palazzi del Cardinale; Palazzi della musica; Palazzi dell’accoglienza. Tra questi da non perdere la Casa natale di Domenico Cimarosa. Di recente restaurata e per la prima volta aperta al pubblico. Qui i visitatori assistono a una riduzione teatrale del Matrimonio segreto, l’opera più famosa di Cimarosa e capolavoro dell’Opera Buffa. L’itinerario prosegue visitando il teatro in stile liberty dedicato sempre al musicista aversano. Segue la visita del Salone Romano con splendidi affreschi settecenteschi. Ci si dirige, poi, verso via Seggio, principale arteria del centro storico dove si possono visitare due dimore storiche di eccellenza: Palazzo Golia e Palazzo Sagliano-De Angelis.

Per i palazzi del Cardinale, il porporato a cui fa riferimento il titolo dell’itinerario è Innico Caracciolo (1642-1730), artefice nel Settecento di un vero e proprio ridisegno urbano del centro storico aversano. Tra il 1703 e il 1715 restaurò il duomo normanno secondo il progetto dell’architetto Buratti. Il punto di partenza di questo itinerario sarà il Seminario, realizzato anch’esso su disegno di Buratti, per proseguire poi alla visita del Duomo con l’unicum del deambulatorio normanno integro, la tomba del Cardinale di Pietro Bracci, uno dei migliori allievi di Bernini e con il Museo Diocesano. Tra le opere del Museo La Madonna del Gonfalone capolavoro del Solimena e i preziosi argenti settecenteschi.

Per l’itinerario dell’Accoglienza, si ricorda che Aversa si è caratterizzata come la città dell’accoglienza delle persone più svantaggiate. Alla regina Giovanna d’Angiò nel Trecento si deve la fondazione della Real Casa dell’Annunziata. Il complesso è diventato negli anni ’90 sede della facoltà di Ingegneria. Ed è dal chiostro della facoltà che parte la visita guidata di questo itinerario. Si visita il complesso con la chiesa che è uno scrigno di capolavori.

Per i Palazzi Liberty, si parte dalla ferrovia, accanto alla statua del grande Cimarosa, realizzata da Francesco Ierace. Da qui si prosegue per Villa Stabile-Golia, interessante dimora storica in puro stile liberty. C’è, poi, l’adiacente Palazzo Argo e via via Palazzo Farinaro e Palazzo Mormile per concludere con la piccola cappella gentilizia dedicata a S. Antonio della famiglia De Rosa, raro liberty sacro. Un successo anche di giovani. Praticamente tutte le scuole cittadine, sia primarie che secondarie hanno partecipato dando vita anche a pièce teatrali e a interventi musicali, oltre che fare da ciceroni.

Tra i presenti il sottosegretario alla Cultura, Antimo Cesaro, che ha apprezzato l’itinerario cimarosiano e si è detto sorpreso che negli anni in cui è stato al governo, nessuna richiesta per il recupero di palazzi storici sia venuta dal Sud e in particolare dalla Campania.

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