Aversa, Di Virgilio: “Nessuna occupazione alla Maddalena, erano volontari che volevano pulire”

di Antonio Arduino

Aversa – La notizia dell’occupazione del padiglione “Leonardo Bianchi” dell’ex ospedale psichiatrico “Maddalena” non risponderebbe a realtà. E’ quanto afferma Francesco Di Virgilio, consigliere comunale di maggioranza, che, insieme al presidente del Consiglio comunale, Augusto Bisceglia, si era recato sul posto per verificare quanto era stato riportato dai social.

“In realtà, – afferma Di Virgilio – non si trattava di un’occupazione ma di un intervento effettuato da un gruppo nutrito di giovani, circa una ventina, che avevano deciso di ripulire quel padiglione da rifiuti spazzatura e quant’altro conteneva”. “Un’iniziativa lodevole – continua il consigliere – ma che non poteva essere portata avanti nella maniera in cui stavano operando. Perché, essendo il padiglione di proprietà comunale per poter accedere a quei locali al fine di effettuare anche semplicemente un’azione di pulizia che, ripeto, era un’azione lodevole, sarebbe stato necessario ottenere l’autorizzazione dal Comune”.

“Per averne certezza – ricorda Di Virgilio – ho chiamato immediatamente la segretaria comunale che mi ha confermato quanto sapevo ed ha aggiunto che sarebbe stato necessario effettuare un protocollo d’intesa con il gruppo o l’associazione che intendeva portare avanti questa azione perché è necessario che siano garantiti sia gli interessi dei cittadini che intendevano ripulire il padiglione, sia quelli dell’amministrazione comunale. Per questo, ha detto la segretaria, sarebbe stato necessario che i volontari dimostrassero di avere una assicurazione contro gli infortuni al fine di esimere l’amministrazione comunale da ogni responsabilità”.

“Naturalmente – conclude Di Virgilio – ho riferito al gruppo di volontari quanto era stato detto e abbiamo stabilito di incontrarci nella casa comunale per mettere a punto lo strumento burocratico necessario a consentire loro di operare all’interno della Maddalena al fine di ripulire gli ambienti in cui stavano già operando”.

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