Elezioni, Graziano (Pd): “Ci ho messo la faccia dopo ingiustizia subita. Ma oggi inizia storia nuova”

di Redazione

“Amici cari, scusate se per 48 ore non mi sono fatto sentire. Sarei un ipocrita se non vi dicessi che ho dovuto elaborare la grave sconfitta del Partito Democratico e la mia mancata elezione che, visti anche gli altri risultati, significa lasciare la comunità democratica casertana senza rappresentanti in Parlamento. Questa per me è la cosa più grave”.

Così esordisce Stefano Graziano, presidente campano del Pd e candidato del centrosinistra alla Camera nel collegio proporzionale di Caserta, nel commentare la debacle del suo partito alle elezioni del 4 marzo. “Ci sono molte cose da dire ma oggi ne ho solo una: grazie”, dice Graziano, che ricorda la sua triste parentesi relativa alla sua iscrizione nel registro degli indagati, poi archiviata, nell’ambito di un’indagine su politica e camorra nel Casertano: “Sono consigliere regionale, sono presidente del Pd Campania, sono stato già deputato. La vita politica mi ha dato già molte soddisfazioni, e anche qualche amarezza come sapete. Proprio in virtù di un’ingiustizia subita mi è stato chiesto di metterci la faccia in questa campagna e di candidarmi al Senato”.

“Da uomo di partito ho detto sì, e ho detto sì anche quando da capolista sono scivolato al secondo posto per ragioni di quote di genere”, sottolinea Graziano, il quale, suo malgrado, dopo essere stato scelto come capolista all’ultimo secondo era “scivolato” al secondo posto per far spazio all’ex ministra Valeria Fedeli, “ripescata” proprio nel listino proporzionale Campania1 dopo essere stata bocciata all’uninominale nel collegio di Pisa. “Per un mese – racconta il presidente campano del Pd – ho girato in lungo e in largo le tre province interne della Campania, ho incontrato migliaia di persone, ho ascoltato tante storie straordinarie della nostra terra. Eppure non è bastato.  Ma ripeto, posso solo dirvi grazie. Mi siete stati vicini, e il vostro affetto non mi ha mai lasciato solo”.

Graziano si dichiara comunque fiducioso: “Non temete, questo stop è solo un altro start.  II segretario nazionale e quello regionale hanno di fatto aperto il percorso congressuale, ho tanto da dire e nei prossimi giorni condividerò con voi le mie riflessioni. Da oggi inizia una storia nuova. Insieme”.

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