Elezioni 2018. Salvini: “Centrodestra al governo”. M5S: “Pronti a confronto”. Renzi si dimette

di Redazione

Il Movimento 5 Stelle esulta per lo straordinario risultato, così come la Lega di Salvini, riuscita a sorpassare Forza Italia. Il Pd ne esce con le ossa rotte e Renzi annuncia di lasciare la segreteria del partito. Ma, aldilà di esultanze e delusioni, l’Italia resta divisa, nessuno ha la maggioranza per poter governare (leggi qui).

Intanto, il leader del M5S, Luigi Di Maio, si dichiara “aperto al confronto con tutte le forze politiche, a partire dalla definizione dei presidenti di Camera e Senato”. “Oggi per noi inizia la Terza Repubblica, che sarà la Repubblica degli italiani”, ha aggiunto il giovane candidato premier dei cinquestelle, sottolineando: “Abbiamo la grande occasione storica di realizzare quello che l’Italia aspetta da 30 anni: lotta alla povertà, sicurezza, taglio degli sprechi – ha detto Di Maio commentando l’esito elettorale -. Sentiamo la responsabilità di dare un governo al Paese. Lo diciamo soprattutto agli investitori: noi questa responsabilità la sentiamo”. Il M5s triplica il numero dei parlamentari nelle due Camere. Primo in Liguria, Emilia Romagna, Piemonte, Lazio. “Rappresentiamo l’intera nazione, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia e questo ci proietta verso il governo dell’Italia”, evidenzia Di Maio.

Nel centrodestra, risultata prima coalizione, Matteo Salvini ambisce alla carica di presidente del Consiglio. E commenta: “Ringrazio gli italiani perché votando la Lega hanno premiato il futuro. Questa vittoria mi riempie di orgoglio, gioia e responsabilità. Il nostro è il movimento politico che è cresciuto di più. Lavoreremo per riportare lavoro e normalità in Italia. Manterrò il mio impegno: governerò con la coalizione di centrodestra nei prossimi cinque anni”. “La squadra a cui mancano meno numeri per la maggioranza in Camera e Senato è il centrodestra. – dice Salvini – Dico no a coalizioni strane”. E ripete “no, no, no” ai giornalisti che gli chiedono se per la Lega sia possibile una coalizione diversa da quella del centrodestra. Poi rassicura: “I mercati non hanno nulla da temere, anzi. Tasse più basse, giustizia più veloce dovrebbero stimolare gli investimenti”, osserva il leader del Carroccio, secondo cui “per l’Italia decidono gli italiani, non Berlino o lo spread”.

Matteo Renzi, in conferenza stampa al Nazareno, ha annunciato nel pomeriggio le proprie dimissioni da segretario nazionale del Pd, chiarendo che il partito andrà all’opposizione e non sarà “stampella” di “forze antisistema” (leggi qui).

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