Bruxelles, Nicola Caputo: “In Europa solo olio di palma non dannoso per la salute”

di Redazione

Bruxelles – “Il lungo dibattito parlamentare sull’olio di palma ha portato ad un risultato concreto: il nuovo regolamento 290/2018 che consentirà la produzione e la commercializzazione in Europa solo di olio di palma non dannoso per la salute dei consumatori”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo, parlamentare europeo del Pd-S&D, che spiega: “Era il 2016 quando fu pubblicato uno studio dell’Efsa che evidenziava il formarsi di sostanze cancerogene nell’olio di palma trattato ad alte temperature. Da allora mi sono occupato molto da vicino della questione. Una mia oral question per convocare la Commissione in aula fu boicottata dalle pesanti lobby politiche; ho poi presentato un’interrogazione scritta – continua Caputo – rispondendo alla quale la stessa si impegnava ad adottare contromisure entro la fine del 2016. In seguito al suo immobilismo, ho preteso che venisse in Envi a spiegare le cause del suo ritardo. Rispose che c’erano ulteriori studi da fare”.

Dopo due anni le cose si sono mosse. L’autorità sui contaminanti nella catena alimentare (Contam), lavorando di concerto con la Fao e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha espresso un nuovo parere sulla questione, con un approccio basato sul cosiddetto ‘margine di esposizione’. A seguito di ciò la Commissione europea ha stabilito un limite massimo più rigoroso per le sostanze potenzialmente nocive presenti negli oli vegetali.

“Il nuovo regolamento 290/2018 – fa sapere Caputo – è entrato in vigore lo scorso 19 Marzo, e le industrie alimentari avranno pochi mesi per adattarsi ai nuovi limiti imposti dalla Commissione. Tra poco, acquistando alimenti, nessuno dovrà più preoccuparsi di una sovraesposizione a grassi vegetali nocivi. Questo è un risultato concreto, ed è la migliore testimonianza del lavoro delle istituzioni europee per la salute dei cittadini. Personalmente – prosegue l’europarlamentare – sono sempre stato un sostenitore del “principio di precauzione”.

“Credo che un margine di incertezza scientifica sia normale, specie quando bisogna fare analisi lunghe e complesse. Ma – conclude Caputo – allo stesso tempo credo che il compito della politica sia un altro, cioè quello di tutelare i cittadini a prescindere dai dibattiti in corso”.

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