Aversa, litigano su chi ha “più perso”: ma Fi e Pd dovrebbero porsi altri problemi

di Nicola Rosselli

Aversa – Destano tenerezza i rappresentanti locali di Forza Italia e Partito Democratico (Paolo Galluccio, Orlando De Cristofaro e Francesco Gatto) che si scambiano accuse su chi abbia “più perso” rispetto all’altro. Il problema che dovrebbero porsi i rappresentanti di quelli che sino al 3 marzo erano i partiti più grandi d’Italia sono ben altri.

Bisogna capire cosa vogliono effettivamente i cittadini da un’amministrazione locale. Impresa non troppo ardua: spazi verdi, piste ciclabili, meno smog, mobilità a livello umano con strade che non sembrino essere appena uscite da uno scenario bellico. Insomma, vogliono, vorrebbero, quello che si dice un migliore livello di vivibilità. Circostanza che sembra non aver sfiorato nemmeno i due ex grandi partiti e i loro rappresentanti. Entrambi miopi, ma più miopi gli azzurri che rischiano, da qui a qualche anno (sempre che l’amministrazione De Cristofaro duri l’intera consiliatura) di consegnare la città al Movimento 5 Stelle.

I penstastellati, infatti, sono passati da un onorevole (per essere la prima volta che si presentavano ad Aversa alle amministrative) 10% o poco più del giugno 2016 al quasi 53% di domenica 4 marzo scorso, quando hanno letteralmente trionfato con il loro candidato locale Nicola Grimaldi. Se è vero che ogni tipologia di elezione fa storia a sé è anche vero che mai tra un’elezione e l’altra (quale che sia l’organismo da eleggere), non si è mai verificato un cambiamento così repentino e massiccio.

Questo dato, quindi, deve essere letto anche come una bocciatura per l’amministrazione comunale in carica che, nonostante tutti gli sforzi, sembra essere intenta con i suoi assessori, a tentare di svuotare il mare con il classico secchiello. Oggi la qualità della vita (ma anche da quindici anni a questa parte non è cambiato molto, in verità) ad Aversa è sotto zero. I parchi pubblici in alcuni casi sono stati addirittura chiusi (simbolo della sconfitta del pubblico), le strade sono ridotte a colabrodo e non si riesce a camminare nemmeno a piedi quando piove (vedi per tutte via Nobel e via Caruso), l’isola pedonale è un feticcio con le multe che non partono ad oramai quasi un anno dalla partenza, le piste ciclabili sono inesistenti, per non parlare dei parcheggi in mano ai parcheggiatori abusivi e con il servizio di sosta a pagamento praticamente inesistenti se non nei pressi del tribunale.

Se a questi disservizi aggiungiamo che in campo Forza Italia aveva 11 consiglieri comunali, tre o quattro assessori e mezzo sindaco (considerato che l’altra metà era equamente diviso tra Nicola Caputo e Nicola Grimaldi), visto anche il risultato degli azzurri ad Aversa, qualche interrogativo se fossi in De Cristofaro junior e Paolo Galluccio me lo porrei. Anche quando alcuni componenti di questa amministrazione hanno appoggiato il malcapitato Nicola Caputo non sono riusciti a fare più di tanto. Operazione riuscita a un pezzo di sindaco (diviso com’era tra i vari candidati), a Daniele Sbano, Danila De Cristofaro e Francesco Di Virgilio. Spero solo che i 5 Stelle di Aversa siano più bravi a colmare le buche stradali rispetto ai loro compagni di partito di Roma.

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