Aversa, i “malpancisti” della maggioranza assenti: salta il Consiglio Comunale

di Nicola Rosselli

Dodici presenti (sindaco compreso) e salta la seduta del Consiglio comunale prevista per stamani ad Aversa. Nessuno vuole parlare di crisi, ma il fatto che a mancare all’appello fossero proprio i due consiglieri comunali che più hanno fatto capire di aver il classico “mal di pancia”, Raffaele De Gaetano e Danila De Cristofaro (nipote del primo cittadino Enrico) non può non far pensare ad una “esternalizzazione” di quella che era una crisi strisciante.

La De Cristofaro e il suo compagno di lista Francesco Paolo Sbano, infatti, da quanto è dato sapere, non riconoscerebbero quale loro assessore di riferimento Alfonso Oliva e avrebbero rivendicato un posto in giunta. I consiglieri di opposizione presenti (che hanno abbandonato l’aula facendo venire meno il numero legale) hanno sottoscritto un documento in cui rinunziano espressamente al gettone di presenza previsto per la seduta. Un incidente da non sottovalutare alla luce della necessità di approvare il bilancio programmatico con la maggioranza qualificata. Il Consiglio, intanto, è stato nuovamente convocato per il 27 marzo e, in seconda convocazione, il 28 marzo. 

De Gaetano: “Nessun problema politico, solo minoranza irresponsabile” – “Una manciata di secondi di ritardo”. Queste le parole del consigliere comunale Raffaele De Gaetano dopo il rinvio del Consiglio comunale per la mancanza di numero legale. “E’ assurdo – sottolinea il consigliere – parlare di problemi politici e fare dietrologia. Anzi. L’azione dei consiglieri comunali di minoranza, ovvero chiedere il numero legale e far saltare il Consiglio, rappresenta solo un’azione di irresponsabilità politica”. Arrivato in aula consiliare affannato per la corsa proprio nel momento in cui il consiglio è stato dichiarato sospeso per mancanza di numero legale, De Gaetano ha commentato: “Sono deluso dall’atteggiamento di chi siede in Consiglio, seppur tra i banchi della minoranza e soprattutto da parte di chi parla di strumentalizzazioni e poi blocca irresponsabilmente i lavori del Civico consesso”.

L’ordine del giorno – Ben 14 i punti all’ordine del giorno. Nel corso del civico consesso, la prima ora doveva essere riservata alla discussione di mozioni ed interrogazioni. A seguire si sarebbe dovuto discutere del riconoscimento di debiti fuori bilancio e della determinazione delle tariffe comunali Tari, Tasi, Irpef, Tosap e imposta sulla pubblicità e pubbliche affissioni. I consiglieri comunali erano chiamati ad esprimersi anche sulla rinuncia ad esercitare il diritto di prelazione di due immobili in via Filippo Saporito e sulla nomina del garante per i diritti del disabile.

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