Furti e rapine nel Centro-Sud Italia, presa la “Banda dell’Audi grigia”: aveva base a Villa Literno

di Redazione

Nella notte di mercoledì 21 marzo, gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Caserta, nel corso di un’operazione di polizia giudiziaria sul territorio di Villa Literno, hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di tentato omicidio, porto abusivo di arma comune da sparo con relativo munizionamento, resistenza a pubblico ufficiale, possesso non giustificato di oggetti atti ad offendere e di arnesi atti allo scasso, lesioni personali, nonché per la ricettazione di un’arma, un’autovettura e un enorme quantitativo di sigarette ed altro rubati, gli albanesi Roland Cami, 27 anni, Qerim Cami, di 35, ed Eduard Vesi, 38, tutti in Italia senza fissa dimora.

L’operazione traeva spunto da informazioni assunte nel corso di attività info-investigativa, condotta dalla squadra mobile casertana, nell’ambito della quale si apprendeva dell’esistenza di una “batteria” di tre o quattro rapinatori di nazionalità albanese, i quali, utilizzando un’autovettura Audi A8 grigia rubata, perpetravano svariati furti e rapine in diverse Regioni del centro/sud Italia, utilizzando, come appoggio logistico, un’abitazione di Villa Literno.

Lo sviluppo di tali informazioni aveva portato gli investigatori a ipotizzare che i criminali in questione potessero corrispondere a quella che, ormai già da diverse settimane, era nota agli addetti ai lavori come “la banda dell’Audi grigia”: un manipolo di criminali, specializzati nei furti in esercizi commerciali, che stava terrorizzando numerose città e piccoli centri in mezz’Italia e che, grazie alla macchina di cui disponevano, erano praticamente imprendibili. In più circostanze avevano forzato posti di controllo delle forze dell’ordine che, per quanto ne avevano segnalato persino la targa, non avevano portato a risultati apprezzabili. Questo fino alla nottata di ieri.

Sulla scorta di tali informazioni, infatti, gli agenti effettuavano un servizio di appostamento nei pressi del covo, dove l’autovettura veniva notata entrare nel portone di accesso con quattro persone a bordo. Chiuso il cancello e circondato l’automezzo, dopo una iniziale apparente resa dei soggetti, due dei quali scendevano dall’abitacolo, il conducente rimetteva nuovamente in moto il veicolo, facendo risalire gli altri occupanti e partiva in retromarcia, tentando di investire gli agenti intervenuti e di abbattere il cancello dell’abitazione per darsi alla fuga. I poliziotti, che solo grazie alla loro prontezza di riflessi riuscivano ad evitare l’investimento, si vedevano quindi costretti ad esplodere alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’Audi, in particolare del motore e delle ruote, allo scopo di arrestarne la corsa. I malviventi, a quel punto, scendevano dal mezzo ma non certo per arrendersi: tentavano comunque di darsi alla fuga, ma venivano inseguiti e, tre di loro, bloccati dagli agenti della Mobile. Il quarto, invece, faceva perdere rapidamente le proprie tracce.

All’esito della perquisizione dell’auto, venivano rinvenuti e sequestrati: una pistola semiautomatica marca Beretta calibro 7,65, completa di tre cartucce, diversi arnesi atti allo scasso, numerosissime stecche di sigarette di svariate marche del Monopolio di Stato, 350 biglietti “Gratta e Vinci” nonché il cassetto di una macchinetta cambiamonete con all’interno oltre 3mila euro.

Roland Cami e Vesi venivano associati al carcere di Santa Maria Capua Vetere, mentre Qerim Cami veniva piantonato in stato di arresto al reparto di ortopedia dell’ospedale civile di Aversa, dove veniva ricoverato a seguito di una ferita da arma da fuoco riportata al polpaccio destro durante le fasi dell’operazione. Dagli accertamenti svolti sui tre arrestati, emergeva, inoltre, che Vesi era stato tratto in arresto, nel mese di gennaio, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di furto in abitazione e scarcerato appena lo scorso 14 marzo.

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