Allarme dirottamento, due caccia italiani inseguono aereo francese: paura in Lombardia per “esplosioni”

di Redazione

Attimi di paura nella zona della Bergamasca: diverse persone hanno udito due forti boati, affidando la loro testimonianza ai social. L’eco è stata avvertita distintamente anche nel Milanese, nel Bresciano e in altre province lombarde. Ma a causare i boati sono stati due Eurofighter dell’Aeronautica Militare italiana, i quali hanno rotto la barriera del suono per intercettare un aereo di linea francese che aveva compiuto una manovra sospetta. Il volo aveva perso il contatto radio ed è scattato l’allarme dirottamento.

A causare l’allarme sui cieli italiani è stato il volo AF671A della Airfrance che si stava dirigendo verso Parigi. Durante la fase di sorvolo della Valle d’Aosta, il velivolo ha compiuto una manovra non prevista. Per questo dall’Aeronautica Militare è partito l’ordine di scramble e sono stati fatti decollare due Eurofighter per intercettare il volo francese. I jet, partiti dalla base di Istrana (Treviso), per raggiungere l’area hanno accelerato oltre Mach 1 rompendo il muro del suono a bassa quota. 

Il volo Air France che ha causato l’allerta militare sui cieli italiani ha avuto un problema tecnico ai sistemi radio. L’AF671A ha perso il segnale di aggancio alle torri di controllo e per questo ha modificato la rotta compiendo un giro di 360 gradi su Aosta. Il volo partito dall’Isola di Reunion (dipartimento francese nell’Oceano Indiano) è successivamente atterrato alle 12:17 senza conseguenze allo scalo Parigi Orly con quasi un’ora di ritardo.

Air France conferma il problema di “comunicazione radio” di un suo Boeing che stava sorvolando la Val d’Aosta e l’intervento di “due caccia italiani”. La manovra a cerchio, spiega il portavoce della compagnia, “è una normale manovra di verifica di sicurezza richiesta dalle autorità italiane”.

Per la Procura di Bergamo, competente a indagare sulla vicenda dei due forti boati che hanno creato forte allarme in Lombardia, allo stato, non si ravvisano reati a carico dei due piloti che, con i loro caccia, hanno superato il muro del suono. Secondo le prime informazioni raccolte dai pm, i due piloti avrebbero infatti agito in condizioni di emergenza. La Procura di Bergamo è comunque in attesa di ricevere una relazione dalle autorità competenti.

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