Casal di Principe, il progetto “Terra Amata” per la legalità e la prevenzione oncologica

di Redazione

“Terra amata”. Sarà presentato a Casa Don Diana, bene confiscato alla camorra di Casal di Principe, il progetto promosso da Cittadinanzattiva, Cleprin, cooperativa sociale “Al di là dei sogni”, Fanpage.it, Fondazione Roche, Nco (Nuova Cooperazione Organizzata), Roche SpA e Sodexo SpA. Il partneriato fra mondo dell’impresa e della società civile impegnata, sarà ufficializzato alla presenza del presidente Anac Raffaele Cantone, il 14 febbraio, alle 11.

Triplice l’obiettivo dell’iniziativa: promozione della legalità, inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, una più efficace azione di prevenzione oncologica. Il progetto “Terra amata” che nasce come risposta a “Terra dei fuochi”, punta all’obiettivo di sostenere un eccellente modello di crescita socio – economica proprio a partire dai luoghi a lungo segnati da illecite prassi ambientali e gravi danni alla salute. Un modello d’avanguardia che vede in prima linea e insieme soggetti del profit e del no profit chiamati, ognuno per la propria parte e specificità, a dare valore e consistenza al percorso di formazione della “Terra amata”.

Il progetto, orientato al sostegno delle persone soprattutto nel campo della sanità, si intreccerà a Casa Don Diana con le attività già avviate dal “Centro di prevenzione delle malattie oncologiche”, voluto dal Comitato Don Diana, con Rete di Cittadinanza e Comunità, Croce Rossa Italiana, Comune di Casal di Principe e associazione Medicare.  Con Cantone, sarà presente anche padre Maurizio Patriciello, il prete del Parco Verde di Caivano, da sempre in prima linea nel denunciare lo scempio di Terra dei fuochi.

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