Carinaro, Masi: “Ci risiamo con le promesse-bomba di Dell’Aprovitola”

di Redazione

Carinaro – L’altra sera si è tenuto un incontro nei saloni parrocchiali tra il sindaco ed un gruppo di cittadini del Rione Cimitero in merito al problema degli allagamenti che colpiscono la zona circostante la chiesa. Dai resoconti fatti dell’incontro comprendo come esso non sia stato altro che una passerella per il candidato alla Camera.

In particolare, sembra che il sindaco abbia promesso, una volta eletta deputata, di far catapultare su Carinaro milioni di euro, grazie al suo patrocinio, con i quali risolvere anche il fenomeno delle alluvioni sotto il ponte della chiesa. Ciò non ci meraviglia considerando il personaggio, abituato a promettere sullo slancio del momento e, poi, puntualmente costretta alle piroette quando le cambiali firmate a voce si presentano all’incasso. Sia chiaro: la sindaca è padronissima di sparare ‘promesse-bomba’ in merito al fiume di soldi che sarebbe capace di attrarre in favore del nostro territorio, nessuno glielo vieta di fare.

E’ altrettanto chiaro, però, che promettere fiumi di denaro da deputato, dopo che erano già stati promessi fiumi di denaro alle scorse comunali grazie all’assessorato da lei appositamente creato ‘alla programmazione fondi europei’, dimostra quanto sia serio e credibile il politico prima e il candidato poi. Quel che invece non è consentito al nostro sindaco sono alcune esternazioni fatte a quella riunione. Pare abbia detto di esser stata l’unica ad interessarsi del problema e a tentare di risolverlo. Quando dice queste cose, come sua abitudine, non solo dice ‘balle’ di dimensione cosmica, ma addirittura dimostra di essere ignorante della storia e degli atti che negli anni hanno accompagnato quel problema, soprattutto quelli posti in essere dalle mie passate amministrazioni.

Dovrebbe esser noto, soprattutto a chi come lei fa politica nel nostro paese ormai da anni, che le mie amministrazioni hanno, ad esempio, cambiato il tratto finale della fogna di via Trieste, per recuperare tutto il dislivello possibile, e soprattutto fatto costruire un altro grande collettore, quello che parte subito dopo il ponte, per allontanare le acque esondate e convogliarle verso il recapito finale situato ai piedi della Nola-Villa Literno. Non sono stati rimedi esaustivi, ma sono state opere che sono servite a rendere meno drammatiche le conseguenze delle alluvioni in quei posti. Diversamente, oggi non basterebbe alzare i tombini per far defluire le acque in pochi minuti. Quello che invece ha fatto l’attuale amministrazione per risolvere il problema è stato mettere in scena simpatiche barzellette, come quella della visita di qualche funzionario della Regione, venuto a dirci quel che da tempo sappiamo, o il ridicolo sistema ideato del ‘salto’ delle acque sotto il ponte; intervento rivelatosi inutile, inefficace e dannoso, costato alle casse comunali 70 mila euro.

La verità è che la situazione è complessa e la sua risoluzione costosissima: giungendo a Carinaro acque provenienti dall’area a nord di Napoli, il problema non si risolverà certo con le ‘vasche con pompe di sollevamento’, come promesso dalla sindaca alla riunione. Ed è proprio per dire in libertà queste stupidaggini che la nostra prima cittadina, da quattro anni a questa parte, scappa dai confronti pubblici con alcuni vecchi amministratori e soprattutto con chi, come me, conosce la storia politico-amministrativa di Carinaro. Né diversamente ha fatto con i giovani dell’associazione ‘Terra Nostra’ o, più in generale, con chi non la pensa come lei.

Non posso che sorridere, dunque, quando mi riferiscono che, parlando dei suoi competitor candidati alla Camera, ha pubblicamente dichiarato: ‘…non hanno chiesto un confronto, non è possibile un confronto, mi chiedo: ‘Ma di che politica stiamo parlando, insomma’. Non perda tempo la nostra sindaca a domandarsi ‘che razza di politica squallida sia quella fatta da chi si sottrae al confronto’, non è necessario scervellarsi per trovare la risposta: le basterà guardarsi allo specchio!

Mario Masi, già sindaco di Carinaro

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