Aversa, il Comune perde contributo Camera di Commercio: il sindaco infuriato con i dirigenti

di Nicola Rosselli

Il comune di Aversa perde il contributo che la Camera di Commercio elargisce agli enti locali che ne hanno fatto richiesta perché gli uffici comunali non hanno inviato, così come previsto ai fini del rimborso, la rendicontazione di quanto fatto in occasione del cartellone di Natale ad Aversa 2016. A segnalare quella che sembra essere l’ennesima dimenticanza degli uffici comunali è ancora una volta il sindaco della città normanna Enrico De Cristofaro, entrato, oramai, in rotta di collisione con i dirigenti dell’ente, accusati di scarso impegno. Un’accusa che sono in molti a non accettare.

In particolare, da registrare lo sfogo del responsabile degli affari generali, l’avvocato Giuseppe Nerone, che afferma: «Mi si accusa di scarsa collaborazione con gli altri uffici comunali. Mi piacerebbe che non ci si fermasse al vago, ma mi si dicesse in quale occasione non abbiamo offerto la nostra collaborazione soprattutto per quanto riguarda l’ufficio legale». Intanto, il caso della perdita secca di circa 16mila euro ha fatto arrabbiare non poco De Cristofaro, che ha dichiarato: «La cosa triste è che dei professionisti si palleggino le colpe senza che si arrivi a capire dove c’è stata la mancanza. È vero che la somma non è eccessiva, ma sia ben chiaro a tutti che ora quei sedicimila e passa euro saranno pagati dalla collettività cittadina».

Al primo cittadino normanno risponde anche il consigliere comunale del Partito Democratico, Alfonso Golia, che ha dichiarato: «Il sindaco dovrebbe smetterla di accusare dirigenti e dipendenti comunali, queste accuse non sono più tollerabili». «Mi rifiuto – continua l’esponente democratico – di credere che un’intera macchina amministrativa, complessa come quella del comune di Aversa, sia formata da una massa di fannulloni». «Sembra chiaro il tentativo – ha proseguito Golia – di giustificare i propri insuccessi politici, l’incapacità di programmare e di gestire l’attività amministrativa attraverso un indecoroso scaricabarile a danno dell’immagine e dell’operato di dirigenti e dipendenti. Non si può fare di tutta l’erba un fascio; se esistono singoli casi di inefficienza ed inefficacia vanno monitorati e perseguiti senza inutili proclami giornalistici che hanno il solo effetto di inasprire i rapporti tra politica e amministrazione, rischiando di paralizzare ulteriormente l’azione amministrativa. Mi pare evidente che il primo cittadino non sia in grado di governare e anziché dimettersi vuole apparire come vittima di inefficienze altrui».

Intanto, una delle inadempienze contestate dal sindaco, relativa alla mancata ordinanza di rimozione di paletti in metallo abusivi installati con tanto di catene da un commerciante di via Cilea poiché impediscono il libero passaggio e costituiscono un pericolo per la pubblica incolumità, interrompendo in maniera improvvisa il cammino pedonale, è stata, finalmente, oggetto di un’ordinanza del dirigente dell’ufficio tecnico comunale con la quale è stato intimato al commerciante di rimuovere il tutto entro cinque giorni dalla notifica dell’atto.

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