Succivo, maestra aggredita da mamma: indagano i carabinieri

di Nicola Rosselli

Succivo – Dopo la pubblicazione della notizia dell’ennesima aggressione ad una insegnante, così come avvenuto per gli episodi analoghi precedenti (leggi qui), si accendono i riflettori dei media sulla vicenda che ha visto come vittima una maestra di scuola materna, colpevole di aver consigliato alla sua alunna di appena quattro anni di fare le stanghette in un certo modo, nella mattinata di ieri presso la sede dell’istituto comprensivo “Edmondo De Amicis”, al civico 54 di via Virgilio, a Succivo, si sono visti diversi operatori di emittenti televisive in cerca di approfondimenti.

Approfondimenti che stanno effettuando anche i carabinieri della stazione di Sant’Arpino (competente per territorio) in collaborazione con i colleghi della compagnia di Marcianise, coordinati dal capitano Luca D’Alessandro. In particolare, i militari starebbero verificando l’esatta dinamica di quanto avvenuto.

Da un lato, infatti, ci sarebbero la vittima, R.B., 35 anni, e alcune colleghe che parlano di un’aggressione verbale successivamente sfociata in una presa per la gola da parte di una madre, conclusasi con la testa battuta diverse volte contro la parete. Dall’altra parte i genitori che parlano di una lunga e accesa discussione che sarebbe, però, mai andata oltre le parole, sia pure pesanti.

Fatto sta, comunque, che sul posto, nel pomeriggio di lunedì scorso, quando intorno alle 16.15 si è verificato l’episodio, sono giunti dapprima gli addetti del servizio di soccorso del 118 e, successivamente, anche i militari della stazione di Sant’Arpino. La notte tra lunedì e martedì, inoltre, la maestra si è recata anche al pronto soccorso dell’ospedale ‘San Giuseppe Moscati’ di Aversa, per ulteriori controlli con i sanitari addetti che hanno escluso conseguenze più gravi.

Nella giornata di ieri, soprattutto dopo che la notizia si è diffusa con la pubblicazione, numerosi sono stati gli attestati di solidarietà, non solo da parte del mondo della scuola, ma anche delle istituzioni, nei confronti della docente vittima dell’aggressione.

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