“Esorcismo” e abusi sessuali, il sindaco De Rosa e Borrelli: “Quel prete già allontanato, perché è ritornato?”

di Redazione

“Siamo di fronte a una vicenda inquietante e inaccettabile anche perché coinvolge un prete e un poliziotto, due figure da cui non ci si aspetta comportamenti come quelli che stanno emergendo dalle indagini sulla terribile della ragazzina di Casapesenna”.

Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il sindaco di Casapesenna, Marcello De Rosa, dopo la notizia dell’arresto di don Michele Barone (leggi qui), sacerdote di Casapesenna, finito in carcere per la vicenda della 13enne “esorcizzata” portata alla ribalta da Le Iene (guarda il video).

“Si lavora tanto per risollevare l’agro aversano dalla triste nomea che l’accompagna per la presenza della camorra – sottolineano – e poi ci si ritrova a fare i conti con una vicenda del genere che ci riporta al Medioevo e ci restituisce una realtà inaccettabile fatta di violenza e sopraffazione”.

La vicenda del sacerdote è inaccettabile anche perché, sostengono Borrelli e De Rosa, “era stato già allontanato per altri problemi, ma era tornato al suo posto e ora chi l’ha riportato a Casapesenna dovrebbe spiegare il perché”.

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