Castel Volturno, picchia madre e fratelli: arrestato 20enne tossicodipendente

di Redazione

I carabinieri di Castel Volturno-Pineta Grande hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 20enne ritenuto responsabile di maltrattamenti contro familiari e conviventi, nonché di plurimi e gravi episodi di lesioni e danneggiamento aggravato, condotte poste in essere a danno della madre e dei fratelli.

Il procedimento trae origine dalla denuncia sporta dalla madre esasperata dalle ripetute e perduranti condotte aggressive e violente tenute dal figlio convivente, dovute anche all’assunzione di sostanze stupefacenti da parte del giovane, e preoccupata della sua incolumità. Infatti, la stessa si decideva finalmente a denunciare il figlio, solo dopo aver assistito ad una preoccupante escalation di violenza nei suoi confronti, mentre per il passato aveva tentato di nascondere i segni delle aggressioni agli altri due figli, per timore che gli stessi potessero essere a loro volta aggrediti dall’indagato.

Le attività di indagine, espletate in tempi brevissimi, nonostante le difficoltà dettate dal particolare contesto di degrado sociale in cui i fatti si sono verificati (peraltro, il padre dell’indagato si è suicidato poco più di un anno fa), hanno consentito di accertare, tramite l’escussione delle persone offese e di altre persone informate sui fatti, nonché l’acquisizione della certificazione medica relativa alle lesioni patite dalla madre, che l’indagato, nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e di febbraio scorsi, ha maltrattato la madre convivente ed i fratelli, sottoponendoli a continue vessazioni ed angherie e facendoli vivere in un clima costante di terrore e perdurante stato d’ansia per la loro incolumità.

In particolare, in diverse occasioni, dopo averla ripetutamente ingiuriata e minacciata di morte, aggrediva con violenza la madre, sferrandole calci e pugni al volto ed all’addome e cagionandole perfino la frattura di una costola (20 giorni di prognosi), per poi continuare nei giorni seguenti a colpirla nelle stesse zone già doloranti e compromesse dalla precedente aggressione. II giovane, dopo le formalità di rito, è stato condotto in carcere.

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