Trentola Ducenta, Soprintendenza: “Nessuna autorizzazione per lavori tabernacolo”

di Nicola Rosselli

Trentola Ducenta – Dalla soprintendenza ai beni culturali giunge una comunicazione: nessuna autorizzazione per i lavori di restauro nella chiesa di San Giorgio Martire. Mentre continuano gli incontri – scontro tra il parroco don Michele Mottola e i fedeli che non si danno pace per la rimozione dell’antico tabernacolo del 1777 e per i danni riportati all’altare policromo dal quale mancherebbero, addirittura, dei pezzi, non avrebbe sortito effetto nemmeno il richiamo del vescovo della diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, che aveva invitato il parroco a dare spiegazione ai parrocchiani, evidenziando che si intendeva restaurarlo.

Spiegazione che sembra, però, finalmente giungere dalla Soprintendenza ai beni culturali che gli stessi fedeli avevano chiamato in causa evidenziando che per restaurare quel bene, sottoposto a vincolo, sarebbe stato necessario ottenere la prescritta autorizzazione. Ai fedeli Mario Andolfi, dalla Soprintendenza casertana ai beni culturali, ha dichiarato: “Il parroco non ha chiesto ai nostri uffici nessuna autorizzazione per il restauro. Inoltre, non doveva estrapolare il tabernacolo per l’intervento di restauro, non è la tecnica indicata, ma al contrario il lavoro va effettuato sul posto”. Andolfi continua dichiarando che “il parroco è stato chiamato dai nostri uffici il giorno seguente e gli è stato intimato di bloccare i lavori effettuati senza nessun permesso. La settimana prossima saremo presenti in chiesa per visionare e riportare l’altare alla sua origine”.

L’episodio ha anche acuito le incomprensioni tra il parroco, giunto da poco nella parrocchia di Ducenta, anche se è originario del posto, e i fedeli. Questi ultimi lamentano che don Michele non avrebbe tenuto in alcun conto le loro richieste di spiegazioni, il sacerdote di aver subito richiami sopra le righe.

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