Parete, ragazzo ferito da proiettile. L’appello dei cittadini al responsabile: “Costituisciti”

di Redazione

E’ in condizioni stabili ma gravi Luigi P., il 14enne di Parete ferito da un proiettile nel primo pomeriggio della Vigilia di Natale, mentre si intratteneva con degli amici vicino ad un bar di via Vittorio Emanuele. Mentre gli investigatori sembrano avere le idee più chiare circa la traiettoria del proiettile, di cui abbiamo parlato ieri (leggi qui), intanto l’opinione pubblica chiede giustizia e si appella al responsabile della sparatoria di costituirsi.

L’architetto Carmine Spiaggia, fra i tanti cittadini intervenuti sulla vicenda attraverso Facebook, scrive: “Ciao Luigi, le tue condizioni sembrano stazionarie. Questo almeno è quello che ho appreso dagli articoli pubblicati; ne ho letti tanti, troppi, tutti con scrupolo ed attenzione. Intanto, mi distraeva l’assordante silenzio dell’attuale vile condotta del responsabile di questa scellerata tragedia, finché non ho udito, con un pizzico di orgoglio, le tante parole colme di affetto e speranza dirette a te ed alla tua famiglia da un popolo, quello di Parete, che si è stretto attorno ad un proprio caro divenuto fratello, figlio, parente di ognuna delle nostre famiglie”.

“Tutti, oggi, – continua Spiaggia – pendiamo dalle labbra e dai freddi dispacci medici che accompagnano la tua permanenza in ospedale. La comunità aspetta, trepidante, la bella notizia che chiuda questa brutta storia. Eppure, l’artefice di tanto dolore resta ancora avvolto nel mistero. Siamo tutti col fiato sospeso e con l’amaro in bocca, consci del fatto che tu e la tua famiglia siete stati derubati della vostra quotidianità, mentre qualcun’ altro è rimasto, magari, tranquillamente, accanto ai propri cari. A te mi rivolgo. Con quale animo, dopo aver privato attraverso una sconsiderata azione un bimbo di un’adolescenza tranquilla, una madre della propria serenità ed una famiglia della quiete del proprio focolare, riesci a giacere nel tuo letto? Tutti possiamo errare; è umano, ma perseverare è diabolico”.

“Consenti a questa comunità – conclude l’architetto – di esercitare il dono del perdono, prima o poi sarai smascherato. Dio ci insegna a perdonare; consentici, allora, di esercitare questo insegnamento. Mostra un sano pentimento. Abbi un briciolo di dignità, costituisciti”.

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