Campania, commissioni d’esame di corsi autofinanziati: sindacati criticano l’assessore Marciani

di Redazione

Molte critiche e perplessità vengono sollevate dai sindacati Cgil-Cisl-Uil del Miur e dell’Ispettorato del Lavoro di Napoli su quelli che ritengono “i maldestri tentativi messi in atto dall’assessore tecnico alla formazione della Regione Campania, Chiara Marciani”. Il riferimento è ad una delibera di giunta apparsa sul Burc agostano che ha cancellato la terzietà dei componenti delle commissioni d’esame dei corsi autofinanziati (Oss, educatori d’infanzia, meccatronici, imprese funebri, pizzaiolo, eccetera) per veder consegnato la funzione di valutatore direttamente alle agenzie formative (come tecnici ed in altri casi come esperti) con provvedimento apparso sul Burc del 22 gennaio scorso”.

“Il controllato diventa controllore”, accusano le rappresentanze sindacali, per le quali, inoltre, “la modulistica cambiata più volte, finestre di candidature per pseudo-esperti aperte, chiuse e riaperte sine die, hanno fatto insorgere e indignare i vertici della direzione regionale del lavoro del Sud Italia, delle organizzazioni datoriali e degli stessi sindacati di Cgil, Cisl, Uil della funzione pubblica. Un ricorso è stato presentato al capo dello Stato e mette a serio rischio l’esito dei corsi di formazione professionale autofinanziati in una ipotesi di accoglimento positivo. In sede di audizione del 23 gennaio scorso l’assessore Marciani invitata dalla Presidente e da altri componenti della commissione sulla sburocratizzazione a congelare (per soli tre mesi) il provvedimento in attesa di probabili sviluppi giuridici, non ha inteso farlo”.

“Ci domandiamo – concludono i sindacati – chi pagherà i danni per l’annullamento degli esami qualora il ricorso venisse accolto? Auspichiamo, pertanto, ancora una volta in un senso di responsabilità da parte dell’assessore, affinché riveda tale provvedimento, e di aprire immediatamente un tavolo di confronto anche con le altre parti interessate”.

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