Aversa, il gazebo abusivo del ristorante del figlio del sindaco. De Cristofaro: “Se ha sbagliato nessun favoritismo”

di Nicola Rosselli

Aversa – “Non si fanno sconti a nessuno anche se si tratta di mio figlio”. Ieri pomeriggio gli agenti della Polizia municipale effettuano un sopralluogo presso il ristorante “Gushirestaurant”, all’angolo tra piazza Trieste e Trento e via Abenavolo, dinanzi alla sede del tribunale di Napoli Nord, e scoprono che un gazebo di circa venticinque metri quadrati, alto tre metri circa, realizzato in alluminio e vetro, con copertura in materiale plastico, risulta essere privo di qualsiasi autorizzazione edilizia. Agli agenti che stanno operando, codice alla mano, non rimane altro da fare che sequestrare il manufatto perché abusivo ed inviare gli atti ai magistrati della procura della repubblica presso il tribunale di Napoli Nord che, ironia della sorte, è ubicato proprio dall’altro lato della piazza, di fronte al locale in questione.

Locale gestito da una società, con un legale rappresentante originario di San Marcellino, ma che vede tra i soci anche Orlando De Cristofaro, non solo figlio del primo cittadino normanno (circostanza che già desterebbe scalpore), ma anche portavoce cittadino di Forza Italia ed ex consigliere comunale nella precedente amministrazione. Ai vigili urbani che stavano procedendo, i titolari del locale avrebbero esibito una richiesta di autorizzazione e una successiva richiesta di sanatoria, ma nessun provvedimento che avesse autorizzato la realizzazione del gazebo.

“Non conosco ancora – ha dichiarato il sindaco, raggiunto mentre presenziava, ironia della sorte, ad un convegno in materia urbanistica – le risultanze del sopralluogo effettuato dagli agenti di polizia municipale, ma ribadisco che ci deve essere equità di trattamento, per cui se mio figlio ha sbagliato deve essere trattato secondo legge, senza favoritismo alcuno”. Il primo cittadino normanno, che per decenni è stato anche presidente dell’ordine degli architetti di Caserta, per cui è da considerarsi anche un addetto ai lavori, ha anche dichiarato che il figlio e i sui soci sarebbero stati convinti che le relative autorizzazioni le avessero già ottenute i precedenti proprietari, per poi concludere: “Troppa attenzione per questo episodio, auspico che lo stesso accada anche per cose più importanti. Mi congratulo con l’ufficio tecnico e con la Polizia municipale e con l’assessore all’Urbanistica che hanno fatto il proprio dovere senza far passare sotto silenzio questo episodio che comunque, se provato, deve essere sanzionato”.

Dichiarazioni infuocate da parte del capogruppo consiliare di Forza Italia, Gianpaolo Dello Vicario, (avversario di De Cristofaro alle ultime amministrative) che aveva richiamato l’attenzione su questo gazebo, quando afferma: “E’ evidente che il rispetto delle regole è per alcuni discrezionale. A seguito di una segnalazione di un cittadino che si è visto negare l’autorizzazione, ho avviato una ricognizione dei dehors in città e mi sono imbattuto in quello insistente su piazza Trieste e Trento. Per evitare di dare l’ulteriore brutta impressione di assistere al remake del film di Ficarra e Picone bisogna ripristinare immediatamente l’ordine e la legalità. Dopo i tanti inutili proclami, assistiamo desolati ad una vicenda che sa di paradossale. Sarebbero opportune le dimissioni del sindaco e dell’assessore all’urbanistica”.

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