Teverola, morì cadendo da cantiere centrale elettrica: a giudizio due manager

di Redazione

Due rinvii a giudizio per la morte di Renato Garratano, 56enne deceduto il 6 marzo 2014 nella zona industriale di Aversa Nord, nel territorio del comune di Teverola. Ne dà notizia il quotidiano “Il Mattino”.

Originario di Cosenza ma residente a Capodrise, titolare di una ditta, la Gres, che aveva in subappalto parte delle opere di dismissione della centrale elettrica ubicata nell’area Indesit, ma non di proprietà del marchio di elettrodomestici, Garratano morì dopo essere caduto da un’altezza di 15 metri mentre era impegnato nello smontaggio di un camino termoelettrico, forse dopo aver perso l’equilibrio.

Con l’accusa di omicidio colposo ora sono imputati, su disposizione del giudice Valentina Giovanniello del tribunale di Napoli Nord, che ha fissato il processo il 26 febbraio, i manager delle società coinvolte nelle opere a Centro Energia di Teverola: il legale rappresentante della società Mentor, con sede nel Principato di Monaco, e il responsabile alla sicurezza per la società Ferrometalli, con sede in provincia di Brescia. Giudizio abbreviato, invece, per il rappresentante legale della Cfm. La vedova dell’imprenditore, Stefania Mannarino, si è costituita parte civile.

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