Gene Gnocchi, il maiale e Claretta Petacci. “Blitz” di Forza Nuova sotto casa del comico. Lui: “Un malinteso”

di Redazione

Non si placa la polemica per la battuta pronunciata dal comico Gene Gnocchi durante l’ultima puntata del talk show DiMartedì, condotto da Giovanni Floris su La7. Mostrando la foto – rilanciata nei giorni scorsi dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, su Facebook – che ritrae un maiale tra i cassonetti dei rifiuti a Roma e mentre attraversa la strada nel quartiere della Romanina, alla periferia della Capitale, Gnocchi ha ironizzato: “È un maiale femmina. Si chiama Claretta Petacci”. Il riferimento è all’amante di Benito Mussolini uccisa dai partigiani insieme al Duce.

Una battuta che non è piaciuta non solo ai simpatizzanti del partito della Meloni ma a migliaia di utenti del web. Reazioni si sono registrate anche oltre il virtuale. I militanti di Forza Nuova, movimento di estrema destra, la scorsa notte, hanno affisso uno striscione con scritto “Vigliacco” sotto l’abitazione di Gene Gnocchi (al secolo Eugenio Ghiozzi), a Faenza.

“Un omuncolo patetico, un insipido comico che, per rimanere aggrappato all’onda dello spettacolo, si ritrova ad offendere anche i morti, – scrive in una nota Desideria Raggi, responsabile provinciale di Fn – Un vigliacco che dimostra tutta la sua viltà e pochezza paragonando la scrofa di Roma a Claretta Petacci, un prodotto sottovuoto addestrato alla comicità più becera dal solito antifascismo stantio che, come in tante altre occasioni, sputa sull’onore di un defunto impossibilitato dunque e difendersi”. “Non è forse sessismo – sostiene l’esponente di Fn – paragonare una donna ad una scrofa? Perché non sento starnazzare le femministe, a partire dalla Boldrini, in difesa di Claretta?”.

Ad intervenire anche Alessandra Mussolini, nipote del Duce, che non usa mezzi termini: “Gene Gnocchi, tu sei un verme! Paragonare il maiale che gira per Roma alla Petacci è una me**ata che solo uno st***zo come te poteva partorire”, come si legge su Libero. Poi aggiunge “Ma se per #GeneGnocchi il #maiale che gira per #Roma ha un certo nome, se non lo dirà lui, vogliamo dirlo noi come si chiama sua madre?”, allegando un fotomontaggio di un maiale con il volto del comico.

Intanto, Gnocchi, ai microfoni di Radio Capital, ha raccontato: “Hanno minacciato di manganellarmi. Il sito di Forza Nuova dice che non ho la scorta e posso essere manganellato, una cosa così. Queste cose qua mi mettono tristezza…sui manifesti c’era scritto ‘vigliacco’. E’ assolutamente un malinteso pazzesco, mai e poi mai infierirei su dei morti. E’ lontanissima da me l’idea di dileggiare Claretta Petacci, l’ultima persona che avevo in mente. Ma non ingigantiamo questi episodi…bisogna ricondurre queste cose nei suoi ambiti primari. Faccio questo lavoro da 30 anni e credo che mi si debba riconoscere l’assoluta indipendenza da uno schieramento all’altro. Ho delle simpatie, ma non sono mai appartenuto a un’area”.

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