Mondragone, Schiappa: “Ecological service, Pacifico continua a dire bugie”

di Redazione

Mondragone – In merito alla vicenda del contenzioso fra il Comune di Mondragone e l’allora gestore del servizio rifiuti “Ecological Service” è necessario ricordare che il sindaco Virgilio Pacifico, dopo aver giustamente confermato il segretario generale Antonia Elia da noi scelto, dopo aver fatto bene a rinnovare la fiducia al precedente responsabile degli Affari Legali, Antonella Picano,ed al precedente responsabile delle Finanze e Contabilità, Mario Polverino, farebbe bene anche a chiedere loro chiarimenti laddove non comprendesse o non volesse comprendere perché non gli conviene, anziché limitarsi di farsi consigliare solo ed esclusivamente da altri certamente meno onorevoli perché a conoscenza di tali vicende con ruoli differenti dagli attuali, chiaramente di parte e certamente non dalla parte dell’Ente.

Nel tempo l’operato degli uffici comunali, dinanzi ad un credito vantato sia dalla curatela fallimentare dell’Ecological service che da parte di fornitori della stessa in forza di cessioni di credito, non poteva certamente essere differente proprio a tutela delle casse dell’Ente e della Comunità mondragonese. La difesa del Comune di Mondragone nei vari giudizi sovrapposti tra loro, concordata con gli Uffici comunali, nell’opposizione al decreto ingiuntivo evidenzia proprio ciò.

Avremmo preferito che Pacifico su questa vicenda avesse scelto il silenzio, anziché dire solo bugie per non confrontarsi con la verità evidenziata dalla stessa proposta di delibera approvata in Consiglio, ma che evidentemente non ha neanche letto e perciò, d’accordo con il presidente del Consiglio comunale, Claudio Petrella, riteneva di non offrire la possibilità di leggere al consigliere comunale Achille Cennami che gli ha dimostrato e non millantato – come si è permesso di dire il sindaco Pacifico – di non aver ricevuto gli atti allegati alla convocazione. Non è Virgilio Pacifico ad inviare gli atti alla Corte dei Conti perché ritiene di fare una cosa giusta per intravedere – come afferma – errori e responsabilità, ma è per il doveroso rispetto della legge che ogni debito fuori bilancio, seppur provvisorio come in questo caso, debba essere inviato alla Corte dei Conti. 

Giovanni Schiappa

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